Fables presenta Fairest Il reame nascosto

31 gennaio 2014

Premessa: se si cerca una serie di comics che non siano i soliti supereroi, Fables di Bill Willingham, in collaborazione con altri autori, può essere la scelta ottima, soprattutto se si ama il genere fantasy e le contaminazioni con universi come quelli delle fiabe.

In Italia ha cambiato vari editori, ora sembra uscire in pianta stabile per Lion Vertigo, che ha stampato e vecchi numeri e sta andando avanti nella serie, o meglio nelle varie serie che costituiscono quest’universo unico e ricco di elementi e vicende.

Ben prima della pur simpaticissima serie Once upon a time (che i maligni dicono essersi ispirata all’opera di Bill Willingham, senz’altro per l’idea di fondo sì), Fables presenta una rilettura al giorno d’oggi delle fiabe, dove i personaggi vivono a Favolandia, un’area di New York, o se troppo sopra le righe, tipo gli animali parlanti, a Farm.

L’epopea di Fables, ancora in evoluzione e che presto diventerà un cinema, è complessa e affascinante, rileggendo fiabe note e meno note: accanto ad una storyline ufficiale, ci sono numeri unici, come Le 1001 notti di Neve, omaggio a Le mille e una notte, e vari spin off, come la serie dedicata a Jack (quello del Fagiolo magico), la serie su Cenerentola, diventata agente segreto, e buon ultima Fairest, che esamina man mano altri personaggi.

Nel numero 2, Il reame nascosto, la grande protagonista è Raperonzolo, eroina di una delle più celebri fiabe dei fratelli Grimm (ma una sua cugina molto stretta era la Petrosinella del nostro Basile), qui in una rilettura della sua storia che la vede viaggiare fino in Giappone, in cerca delle figlie gemelle che ha partorito e che le sono state sottratte.

Nel Paese del Sol levante, che visita prima di tutto in epoca feudale, Raperonzolo incontra la bella Tomoko, con la quale si lega in un rapporto saffico, il primo ufficiale dell’universo di Fables.

Forse Raperonzolo nei prossimi numeri darà spazio ad altri personaggi, il numero 1 di Fairest era dedicato alla Bella Addormentata, ma anche in questo universo tra fiaba e urban fantasy hanno fatto ingresso le tematiche GLBT. Purtroppo o per fortuna, a seconda dei punti di vista, Il reame nascosto, pur avendo una storia abbastanza a se stante, con non pochi riferimenti all’immaginario giapponese di ieri, samurai e combattimenti, e di oggi, gli horror stile The Grudge, è godibile solo se si ha un’idea del mondo di Fables, interessante, originale anche se si rifà a storie antiche e note, e appassionante.

Ma questo alla fine non è un male, e c’è da sperare che Bill Willlingham metta ancora storie di questo tipo nelle sue opere, o torni sull’amore tra Raperonzolo e Tomoko, tormentato ma con forse ancora possibilità di un ritorno.
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