recensione diElena Romanello
Revolution
In un futuro prossimo, il mondo viene colpito da un black out elettrico che riporta le condizioni di vita a prima della Rivoluzione industriale del Settecento. Il Paese un tempo conosciuto come gli Stati Uniti è diviso in vari territori in lotta tra di loro, tra cui spiccano la repubblica di Monroe, capeggiata dal geniale ma psicotico generale Sebastian Monroe, e la Georgia in cui si è tornati a sfruttare il vapore come forza propulsiva e che fa gola ai suoi vicini.
In questo scenario si muove la giovane Charlie, che vede il padre ucciso dalla milizia di Monroe e il fratello rapito dagli stessi soldati, e che va in suo soccorso aiutata dallo zio Miles, un ex mercenario dal passato non certo limpido, dall’amico di famiglia Aaron e dalla guerrigliera Nora. Scoprirà che la madre Rachel, creduta morta, è ancora viva ed è stata costretta a collaborare con Monroe, e si riunirà a lei, anche se non mancheranno altri allontanamenti.
La storia continuerà poi tra scontri, morti e colpi di scena, mentre verranno fuori le vere cause del black out, intorno ad un luogo misterioso che si chiama la Torre, in cui nel finale della prima stagione i protagonisti cercheranno di entrare. Nella seconda stagione, ancora in corso, le carte verranno mescolate ancora una volta, mentre la luce è tornata, ma solo in parte, ed emergono nuovi intrighi e giochi di potere in un mondo che diventa sempre più contraddittorio e complesso.
Sfruttando il filone di fantascienza che oggi va per la maggiore, la distopia, Revolution, serie ideata da Bryan Burk e dall’onnipresente J. J. Abrams, presenta un cocktail abbastanza ben riuscito tra azione, avventura e universo futurista, con reminescenze in particolare di certi manga e anime, a cominciare da Ken il guerriero, rivolgendosi in particolare ad un pubblico adolescenziale ma strizzando l’occhio anche agli adulti.
Nell’episodio numero 14 della prima stagione Rachel, che fu uno degli scienziati che lavoravano al progetto che causò il black out, incontra di nuovo una sua collega, la dottoressa Jane Warren, che vive in una casa isolata nella palude con la sua compagna, l’afroamericana Beth. Le due sono l’unica coppia gay ufficiale che appare nella serie, due donne che si sono isolate dal mondo cercando di trovare un equilibrio, ma che sono a conoscenza di quello che è il nodo fondamentale per trovare la verità sul black out, la presenza di nanoparticelle che hanno guarito Beth e Danny, il figlio di Rachel e il fratello di Charlie, dalle loro malattie ma che se tornasse la luce non sarebbero più efficaci, perché sono state loro a causare la perdita di corrente sul pianeta.
La serie presenta una variante sul tema delle ragazze guerriere che piacerà molto agli stimatori di Xena, con i personaggi di Nora, purtroppo presente solo nella prima stagione, e di Charlie, simile all’eroina iconica Katniss Everdeen.
Il grosso subtext gay è però intorno ai personaggi di Sebastian Monroe e Miles Matheson, grandi amici, compagni d’armi e complici della situazione non certo idilliaca che si è creata dopo il black out, poi allontanatasi e diventati nemici, con vari scontri che però non si concludono mai con l’uccisione di uno dei due, come se qualcosa li fermasse ogni volta. E per il fandom, che da decenni costruisce storie omosessuali in particolare tra i personaggi maschili delle serie tv, da Kirk e Spock di Star Trek a Mulder e Krycek di The X-Files, il pairing tra i due è troppo ghiotto per non creare speculazioni. La cosa è stata anche celebrata nell’ultimo episodio della prima stagione dal capitano Neville, ex fedelissimo di Monroe, che ha detto chiaramente al suo ex superiore Lei ha una fissazione borderline erotica per Miles Matheson.
Una parte del fandom quindi sta seguendo Revolution non per la trama del black out, ma per l’interazione decisamente interessante tra questi due antieroi, di cui nessuno dei due è il buono, uno è cattivissimo ma con fragilità insospettabili e l’altro è un uomo in bilico tra bene e male, per vedere come andrà a finire, sperando in un rinnovo per una terza stagione.