Star Trek, Leonard Nimoy e il movimento gay

28 marzo 2015

La morte di Leonard Nimoy, indimenticabile interprete del signor Spock nel serial fantascientifico Star Trek, è stata una grande perdita per il fandom di una serie che al suo tempo seppe essere estremamente innovativa, e non solo perché era di fantascienza.

I generi del fantastico, fantascienza e fantasy, si sono molto spesso distinti nei vari media per parlare, oltre che di futuri possibili e di mondi alternativi, di varie tematiche che magari un una storia di ambientazione realistica avrebbero suscitato polemiche, ma che in un altro mondo percepito come irreale potevano passare, creando sensibilità verso la realtà. In particolare Star Trek presentò il primo bacio interetnico in epoche ancora di segregazione negli States, oltre che un personaggio di origine russa come positivo (si era in piena guerra fredda, i sovietici erano i cattivi di tutti i film, James Bond in testa) e un’idea sugli alieni non più solo come potenziali invasori, ma come amici e nuove culture da conoscere e con cui confrontarsi.

Discorsi rivoluzionari, allora e forse anche oggi, ma il fandom di Star Trek, soprattutto quello femminile, andò anche oltre, prendendo alcuni spunti della trama per costruire vicende alternative e parallele, incentrate sui protagonisti e introducendo il tema dell’omosessualità.

Infatti è con Star Trek che nacque il fenomeno delle fanzine, allora per ovvi motivi cartacee, e delle fanfiction, storie inventate dagli appassionati, che spesso immaginavano nuove possibilità di storia, anche non nel canone. Una di queste era l’amore che nasceva tra il capitano Kirk e il signor Spock, un legame omosessuale in tempi in cui parlare di questo era ancora più tabù che parlare di razzismo, e che durava nel tempo, tanto da spingere gli sceneggiatori a mostrare sempre più affinità tra i due, senza contare poi come il loro rapporto è diventato più solido nei due nuovi film, chiaramente costruiti tenendo conto di quest’evoluzione del fandom.

Kirk e Spock sono stati la prima di tante coppie omosessuali, di solito maschili, di telefilm, fumetti e cartoni animati, un modo per parlare di uguaglianza e di libertà di amare. E anche se ufficialmente tra i due non c’è mai stato niente non si può dimenticare che alla fine il signor Spock ha contribuito anche al movimento gay, di cui è diventato un’icona, cosa che tra l’altro non disturbava per niente Leonard Nimoy.

Tra l’altro, uno degli interpreti di Star Trek serie classica, George Takei, Hikaru Sulu, è omosessuale dichiarato, e nel fandom di Star Trek e nei suoi interpreti si registra da sempre un grande interesse e sensibilità verso le tematiche della diversità e della pluralità.

Nel dire addio a Leonard Nimoy non si possono quindi non ricordare tutte queste peculiarità del personaggio, dell’attore, della serie, del fandom, importantissimi tutti nel costume e nella costruzione di una società che si vuole migliore.

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