recensione di Marco Valchera
Heartbeat Song
Heartbeat Song, brano composto da Mitch Allan, Audra Mae, Kara DioGuardi e Jason Evigan e prodotto da uno dei re Mida del pop, Greg Kurstin, è il singolo apripista di Piece by Piece, l’ultimo album della prima storica trionfatrice di American Idol, Kelly Clarkson. Si tratta di una uptempo pop costruita per lo più sui sintetizzatori e sulla portentosa voce dell’interprete, sprecata per il pop sbiadito e privo di personalità dei suoi recenti lavori, tanto che anche questa Heartbeat Song, per quanto accattivante, potrebbe far parte tranquillamente del repertorio di una Katy Perry qualsiasi o di Avril Lavigne.
Il testo affronta la possibilità di riscoprire l’amore grazie a un incontro inatteso e il videoclip ne è proprio una trasposizione per immagini. Diretto da Marc Klasfeld, alterna inquadrature di alcune coppie (uno dei cui componenti si è appena lasciato alle spalle una brutta rottura) a flash coloratissimi della Clarkson ripresa fino al collo (presa di mira negli ultimi mesi da alcuni siti per il suo eccessivo peso dopo la prima gravidanza). Spunta anche una coppia di giovani ragazzi gay, Chad Laboy e Zac Woodward, che, dopo aver interpretato questo video, si sono scambiati una vera promessa di matrimonio. Un videoclip come tanti per un brano leggero come tanti, entrambi spensierati e innocui.