recensione diDaniele Cenci
La madre di tutti i dolori
Nell'asfittica provincia americana, in una società che spinge gli omosessuali ad odiarsi e che per questo avrebbe essa stessa - non loro! - bisogno "di immediata e valida assistenza psichiatrica", si dipanano i destini parallelli di due fratelli gay ( di cui uno non si decide a "venir fuori") e di una madre onnipresente.
Di lancinante bellezza il capitolo "L'universo nascosto" sul dramma dell'hiv e dell'aids, reso ancor più straziante dalla commossa versione di Maria Scaglione.