Charlotte Wood, Il weekend

22 novembre 2020

A undici mesi dalla scomparsa di Sylvie, tre donne si ritrovano, per volere della compagna di lei, Gail, a svuotarne la piccola casa-nido a Bittoes, tra cianfrusaglie e ricordi di un'amicizia durata quasi cinquant'anni: Jude, perfetta desperate housewife, imprenditrice nel settore ristorativo, maniaca della pulizia e dell'ordine, con una relazione segreta con un uomo fedifrago il cui amore l'ha sempre trattenuta dal cercare qualcosa di più stabile; Wendy, scrittrice femminista non più di successo, vedova, che non si prende più cura di sé ma rivolge tutte le sue attenzioni al vecchio e malandatissimo cagnolino, Finn, autentico co-protagonista del romanzo; Adele, bisessuale attrice sulla via del tramonto, abbandonata ormai dai registi più rinomati, con un conto corrente sempre in rosso e, nonostante l'età, ancora infantile e anacronistica femme fatale.

Durante il Natale australiano, dalle torride temperature e dai violenti temporali estivi, le tre amiche si trovano a fare i conti con la morte di Sylvie, vero collante del quartetto, senza la quale emergono i conflitti sopiti da decenni dovuti alle grandi differenze caratteriali delle tre ormai anziane e alle diverse scelte di vita che portano l'una a non comprendere l'altra.

Sylvie sembra ancora presente e nessuna è ancora pronta ad abbandonarne il ricordo: ognuna si aggrappa al fantasma dell'amica morta con il timore di doversi svegliare e affrontare i tanti aspetti di sé che ha cercato di nascondere per tutta l'esistenza. Come sempre, tuttavia, la vita presenta il conto, e, anche, una possibile catarsi.

Charlotte Wood, nota penna della narrativa australiana, crea un quadro eroicomico della vecchiaia e dello scorrere inesorabile del tempo: a momenti di commozione e di profonda amarezza - la mancanza di un amato marito, il tradimento, la durezza dei rapporti con i figli o la mancanza degli stessi - si alternano situazioni divertenti e imbarazzanti (una fra tutte, la passeggiata con yoga mattutino di Adele).

Con un finale forse un po' prevedibile e un ritmo narrativo, a volte, non proprio dinamico, Il weekend resta, comunque, una piacevole conferma di come l'unico strumento per difendersi dalle sofferenze e dalla nostra finitezza sia l'amicizia.

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