Ecco l'impero dei sensi, aggiornamento 2006

25 maggio 2021

Se la vostra idea di Giappone è stata plasmata negli anni dal cinema di Ozu e di Mizoguchi, di Kurosawa e di Oshima, potreste avere bisogno di un aggiornamento in questi tempi in cui sono di modo le storielle di amori tormentati tra ragazzi, normalmente scritte da donne. Boys love potrebbe fare allora al caso vostro. Ecco il vademecum che ho sintetizzato dalla visione altamente istruttiva di questo fumettone adolescenziale in pellicola (si fa per dire: in realtà è girato in video), che sarà anche una cosina di poche pretese, ma ha permesso al suo regista, Terauchi, di esordire con successo sufficiente a sfornare una gran quantità di film negli anni successivi. Dunque, dovete sapere che oggigiorno in Giappone:

  1. è consentito prendere la metropolitana portandosi appresso il cadavere di qualcuno (dal film però non emerge con chiarezza se per il caro estinto occorra pagare un biglietto a parte);
  2. un primo piano di un volto angosciato significa angoscia, ma se è stampato in negativo e con in sovrimpressione l'acqua di uno sciacquone che scorre in un cesso, significa invece orgasmo (quanto avrei voluto essere presente alla lezione della scuola di cinema in cui hanno spiegato a Terauchi l'effetto Kuleshov...);
  3. per ragioni non meglio chiarite, i genitori sono tutti morti e gli adolescenti vivono da soli in comodi appartamenti privati ubicati in condomini di recente costruzione;
  4. se, oltre ai genitori, un ragazzo da piccolo perde anche un amico, può passare l'adolescenza a portarsi a letto tutta Tokyo;
  5. se un modello è capace di disegnare come un bambino di due anni è considerato di intelligenza sopraffina, e può essere anche intervistato da un piacente reporter;
  6. una bottiglia di champagne fa il lavoro di tre ore di seduzione (attenzione però al cambio);
  7. non è considerato scortese aprire la porta con addosso solo un lenzuolo, e quando l'ospite di accomiata, per chiedergli di rimanere basta togliere il lenzuolo;
  8. i secchioni si distinguono perché non curano i capelli e portano gli occhiali;
  9. attenzione però perché capelli scompigliati e occhiali possono anche significare problemi psichici molto gravi;
  10. se il secchione e/o psicopatico vi affronta con un coltello da grana padano in mano, è previsto che rimaniate immobili fino a quando vi è arrivato addosso e vi ha sventrato. Se non siete l'oggetto del suo interesse, e siete solo casualmente presenti al fatto, è comunque previsto che rimaniate immobili fino a conclusione degli eventi in corso (potete intanto ingannare l'attesa chiedendovi dove il secchione psicopatico dai capelli scompigliati abbia trovato, in Giappone, un coltello del grana padano; se invece volete portarvi avanti interrogandovi su cosa fare dopo, ricordatevi del punto 1);
  11. se doveste mai essere stuprati in un vicolo, e vi dovessero prendere a pugni su un lato della faccia, ricordatevi che i lividi il giorno dopo compariranno sul lato opposto del volto;
  12. tenete sempre a portata di mano un paio di occhiali da sole se non volete rimanere accecati dai flashback, che si fanno ancora in bianco e nero e con luce immoderatamente sovraesposta;
  13. a scuola è consentito saltare le lezioni, dormire sui banchi e anche prendere a pugni il professore, senza che vi siano conseguenze.

Alcuni punti possono suonare familiari anche fuori dal contesto nipponico (segnatamente il 5, il 6, l'8 e ormai il 13, per qualcuno credo anche il 7 e il 9), ma è probabilmente solo un effetto collaterale della globalizzazione: mi sembra di poter dire che fino a quando il 2 e il 10 suoneranno esotici si possa nutrire ancora qualche speranza.

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