recensione diDaniele Cenci
Apollo e la sua ombra
"L'immagine dell'uomo prodotta dalla pittura, dalla fotografia e dal cinema è un costrutto visivo privilegiato mediante il quale una società rivela, più che altrove, le tracce delle sue ossessioni ricorrenti, che si condensano nell'immaginario collettivo e nei pensieri che lo attraversano": il modello d'uomo delle raffigurazioni è un testimone privilegiato di intolleranze e credenze, ma anche del sapere di una civiltà. Con all'attivo vari saggi sui linguaggi visivi, l'autore indaga le immagini mentali del corpo e le modalità della sua rappresentazione, e procede in uno scavo storico-antropologico della "fabbrica del corpo ideale" che caratterizza l'età moderna, affrontando in "Kalos kai agathos" il contrasto tra ordine/simmetria del corpo apollineo, e iperbole/distorsione del corpo dionisiaco. Corredato da cinquanta illustrazioni e da un'esauriente bibliografia, il libro è un viaggio enciclopedico attraverso uno dei nodi più fertili della cultura.