recensione diDaniele Cenci
50 modi di dire favoloso
Billy, un Don Chisciotte in miniatura in cerca di un'identità queer e del suo "Dulcineo", scombussola la quiete di una campagna neozelandese: ha deciso che da grande vuole fare la checca e, perché no?, diventare donna.
Identificandosi con l'eroina spaziale del suo telefilm preferito, di fronte all'ostilità dei bulli locali riuscirà con disincantata ingenuità a resistere alle sirene dell'omologazione di genere, non senza l'aiuto di Lou, indimenticabile lesbica in erba.
Cosa lega un devastante incendio, l'uccisione di un toro, i misteriosi traffici in un cesso tra i boschi, ai tentativi da parte del ragazzino di sedurre il giovane vaccaro Jamie di abbagliante bellezza?
Eccovi un tenero, disarmante apprendistato alla vita, nella cristallina versione di Giulio Tancorre.
Da "50 ways of saying fabulous" (1995) è stato tratto il film Il fantastico mondo di Billy.