Notti selvagge

Quando "Le notti selvagge" usci nei cinema di tute Europa fu accompagnato da innumerevoli polemiche e ben presto la pellicola spacco in due pubblico e critica. Basta leggere la trama per capire il perché.

Jean, un giovane cine-operatore bisessuale parigino fidanzato un Laura, inizia una relazione clandestina con Sammy, aitante giocatore di Rugby di origine spagnole. Quando Jean scopre di essere sieropositivo decide di non avvertire i propri partner e di continuare ad avere con loro rapporti sessuali non protetti.

Film disperato ma anche incredibilmente sincero: Collard regista e protagonista della pellicola morirà di AIDS pochi mesi dopo che il film raggiunse le sale francesi. "Le notti selvagge" rimane un'opera difficile da digerire oggi come lo fu più di quindici anni fa. Sia chiaro: fare sesso non protetto, specialmente se si sa di essere sieropositivi, è una follia assoluta, un atto criminale; però in diversi passaggi Collard riesce a comunicare al pubblico in maniera diretta e shoccante tutto il dramma di un giovane che, trovatosi faccia a faccia con la morte, non riesce a far a meno di reagire in modo autodistruttivo e nichilista, forse in maniera troppo narcisista ma senza autocompiacimento.
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Altre recensioni per Notti selvagge

titoloautorevotodata
Notti selvaggeVincenzo Patanè
11/04/2005

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autoretitologenereanno
Cyril CollardNotti selvagge, Leromanzo1993

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