recensione di Mauro Giori
Chris & Don
Fra le molte altre cose, la pubblicazione dei diari di Christopher Isherwood ha aperto una finestra privilegiata sulla relazione dello scrittore con il giovane Don Bachardy, che vi è sottoposta a una continua, quasi quotidiana autoanalisi. Si tratta di un rapporto decisamente singolare, non solo per la personalità coinvolta e tutto ciò che le ruota intorno, ma anche per i trent'anni suonati che dividevano i due compagni. Ma Isherwood lascia emergere con trasparenza tutte quelle caratteristiche che sono proprie di ogni storia d'amore degna di questo nome: gli slanci più sublimi si alternano agli infantilismi più dementi, i risentimenti alle attenzioni quotidiane, le burrasche alle rappacificazioni. Isherwood annota tutto e traccia un minuzioso elettrocardiogramma di una passione durata trent'anni: dal pranzo finito sulla parete della cucina nell'ennesima sfuriata di Bachardy alle proprie lacrime sparse davanti a un biglietto d'auguri ricevuto dal fidanzato nel giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno.
I diari di Isherwood costituiscono la fonte principale di Chris and Don, documentario dedicato a ricostruire il rapporto fra Isherwood e Bachardy. I due registi alternano interviste allo stesso Bachardy, materiali di repertorio e, appunto, la lettura dei diari dello scrittore. La struttura è molto tradizionale, ma la storia è allo stesso tempo comune e unica, sicché la visione ripaga e commuove.