John, I'm only dancing (1972). David Bowie e l'uso sapiente dell'ambiguità.

Negli anni Settanta David Bowie fu il primo cantante a sperimentare (e all'epoca ci voleva fegato, per farlo!) le possibilità promozionali della fama di omosessuale, continuando ad alternare coming out gay e relazioni eterosessuali in un va-e-vieni che deve avere procurato l'ulcera a più di uno dei suoi addetti alle pubbliche relazioni.

Da questo punto di vista merita d'essere qui segnalato il filmato promozionale del suo 45 giri "John, I'm only dancing", del 1972.
La canzone, che oggi è totalmente innocua ma che all'epoca provocò crisi isteriche e reazioni censorie, rassicura un amico, John, dicendogli di non preoccuparsi; lei lo eccita, è vero, ma il cantante con lei sta solo ballando, e niente di più:

John, sto solo ballando, lei mi eccita,
ma sto solo ballando.
Lei mi eccita, non mi fraintendere:
sto solo ballando.
Il testo è però deliberatamente ambiguo, al punto che è perfettamente lecita la lettura secondo cui John è in realtà l'amante del cantante, non della ragazza, ed è quindi geloso per via di lei e non di lui:
Ti ho visto osservare dalle scale; tu sei tutto ciò che è importante per me.
Ehi là, ehi là, tu sei l'unico che ci ha sempre tenuto [a me].
Ehi là, ehi, là, lo sai che ho bisogno di un poco d'amore:
mi sto muovendo, toccami.
In effetti, a ben guardare, non è molto "normale" invitare un amico a "toccare" per rassicurarlo della purezza delle proprie intenzioni con la sua ragazza, quindi la chiave di lettura gay finisce per sembrare decisamente più probabile di quella etero, peraltro ostentata come quella "giusta" da tutti coloro che ne parlavano.

Eppure, la mera possibilità d'una chiave di lettura gay suscitò il panico censorio, secondo Wikipedia (sempre preziosa per tutto ciò che riguarda il periodo pre-Internet):

"la canzone fu considerata troppo allarmante dalla Rca americana e segnò il primo vero scontro di David con la censura. Negli Stati Uniti il singolo non fu pubblicato".

La prova del fatto che Bowie non fosse però la vittima innocente di censori troppo maliziosi e che lo scandalo se lo stesse andando a cercare ce la dà questo filmato promozionale della canzone.
Su Wikipedia ci spacciano questo filmato come una sorta di spartiacque tra l'epoca dei filmati promozionali e i videoclip, rifilandocelo come il "primo" vero "videoclip" (cito letteralmente: "Lester Bangs avrebbe identificato '"ohn, I'm only dancing" come "il preciso momento in cui è nata la concezione moderna di video musicale", circa tre anni prima di "Bohemian rhapsody" dei Queen").
A me non sembra proprio: si tratta infatti solo della ripresa d'una prova generale di spettacolo teatrale, e non di materiale visivo prodotto o raccolto espressamente per il filmato, come di solito avviene nei videoclip.

Qui stiamo perciò ancora parlando, a mio parere, del filmato promozionale d'un evento, e non d'un vero e proprio "videoclip", come quelli che sarebbero stati prodotti a partire dal 1981 circa grazie alla nascita di MTV.

Ciò premesso, va notata la presenza dei ballerini/mimi "androgini" (la ripresa dei cui passi di danza intervalla quella dei primi piani di Bowie e dei suonatori), truccati in modo che non fosse chiaro al primo sguardo quale fosse l'uomo e quale la donna.
Bastò questo a inquietare, anzi, fu proprio questa goccia a far traboccare il vaso, al punto che la BBC bandì (!!!) il filmato di "John, I'm only dancing" dal suo seguitissimo programma "Top of the pops", la hit parade dei successi del momento. Amen.

Fa sorridere pensare che è esistito un tempo in cui perfino un filmatino innocuo e asessuato come questo sia stato giudicato farina del diavolo!
Eppure è da lì che veniamo, ed è importarci ricordare che se il mondo è cambiato, ciò è avvenuto solo attraverso la lotta e alla deliberata volontà di farlo cambiare.
Nella vita, nessuno ti regala mai niente.

La riproduzione di questo testo è vietata senza la previa approvazione dell'autore.

Le recensioni più lette di questi giorni

  1. 2

    Clara Sheller (serie tv , 2005)

    di

  2. 3

    Day (libro , 2024)

    di

  3. 4

  4. 5

  5. 7

    In memoriam (libro , 2023)

    di

  6. 9

    Amico mio (libro , 2023)

    di

  7. 10

    Bournville (libro , 2022)

    di