recensione diGiovanni Dall'Orto
Housewife (2008). Il sogno della coppia di Jay Brannan.
Il cantautore Jay Brannan, come spesso accade nel mondo dello spettacolo, s'è fatto inizialmente notare più per il suo innegabile sex-appeal che per le sue doti vocali, apparendo sempre a torso nudo nelle sue prime esibizioni su Youtube (che lo ha lanciato) e addirittura in una scena di sesso gay a tre (non simulata!) nel film Shortbus. Ma siccome il ragazzo aveva talento, continua ad avere un nutrito fandom anche oggi che si esibisce con tutti i vestiti addosso.
Brannan ha uno stile di canto sommesso, molto personale, che lo rende subito riconoscibile, anche se i miei amici dicono che lo rende anche noioso perché "canta sempre nello stesso modo". Non condivido il punto di vista, ma riesco a capirne le ragioni, dato che alla lunga un po' monocorde Brannan rischia effettivamente di sembrarlo.
Questo suo video racconta il sogno d'una vita di coppia gay "normale", anzi disgustosamente normale:
Voglio essere una casalingaLa canzone prosegue descrivendo il tipico ménage piccoloborghese statunitense, nella villetta unifamiliare con giardinetto, dove il fidanzato prepara una grigliata di hamburger di tacchino o ripara la macchina.
cosa c'è di sbagliato?
(...)
Voglio dargli un bambino,
voglio indossare il suo anello nuziale:
lui mi fa impazzire
ed io sono tutto, per lui.
L'idillio si colora di tinte inquietanti laddove Brannan dice che gli piace lavare i piatti o i pavimenti, o fargli il bucato: "del resto, a cos'altro servono i fidanzati?".
L'aspetto inquietante si smorza però nella conclusione, laddove il cantante rivela che questo è quanto vuol fare col suo ragazzo... il giorno in cui lo incontrerà, dato che non si sono ancora incontrati. Occhéi, era una fantasticheria ad occhi aperti, e certi dettagli "eccessivi" e certe iperboli (come il desiderio di gravidanza maschile...) si spiegano così. Nei sogni può essere romantico anche sgurare i pavimenti.
Il video è costruito mettendo in primo piano il cantante, con la chitarra in mano, e facendolo muovere lentamente assieme alla telecamera su un carrello davanti allo sfondo, sul quale si dipanano le piccole scene di vita famigliare descritte nelle parole della canzone.
L'effetto è grazioso, dato che non viene mai perso quel tanto di onirico che è presupposto nel testo. Anche la figura d'uomo che si vede mentre ripara la macchina, o cucina alla griglia, rimane sempre un po' indistinta.
Brannan, sorridente e solare, è decisamente seducente, e fa venir voglia d'essere noi il suo agognato marito. Anche se poi altre sue canzoni come "Soda shop" (dedicata a un amico che gli ha salvato la vita da un'overdose di cocaina) ci fanno sospettare che il sorriso d'angioletto di Brannan possa nascondere qualcosa di diverso da un semplice angioletto...
L'idea del video è di estrema semplicità, ma il risultato è efficace.
Anche la canzone, un po' romantica, è bella e ben arrangiata; pertanto me la sento di consigliare la visione di questo video.