recensione di Giovanni Dall'Orto
I.N.R.I. (1967). Tutto è nevrosi, anche la morte di Gesù.
Romanzo di fantascienza.
A p. 31 un sadico gestore di campeggio per bambini definisce "un pezzo di finocchio" il nevrotico protagonista di questo romanzo, per essersi lamentato dopo che le piaghe causate dalle frustate si erano infettate.
La p. 46 è tutta dedicata alla seduzione sessuale del protagonista, ormai quindicenne, da parte del curato Younger, il classico sacerdote omosessuale represso e ipocrita.
Infine p. 130 è dedicata a descrivere le emozioni del sempre sfigato e masochistico protagonista quando la sua ragazza gli comunica che, stanca della monotonia del loro rapporto si è fatta un'amante: una donna. E a questo punto lui interrompe la relazione.
Nessuno di questi episodi ha conseguenza sulla narrazione: tutti servono solo, in qualche modo, a "giustificare" il carattere nevrotico e masochistico (fino al suicidio) del protagonista. Ma se ne poteva anche fare benissimo a meno.
Ho recensito qui più diffusamente questo romanzo.