recensione diDaniele Cenci
Sentimento indiano
Fernandez, maestro riconosciuto della cultura gay francese per la qualità dei suoi numerosi saggi e romanzi, non ci propone l'ennesima guida dell'India, rinuncia anzi a 'spiegarci' quell'immenso serbatoio di sbalorditiva bellezza e disumana miseria.
Si limita a narrare (come aveva fatto per l'Italia ne "Il viaggiatore amoroso") una sua intima esplorazione fisica e mentale, ripercorrendo a distanza di mezzo secolo gli itinerari descritti ne "L'odore dell'India" dal sensuale Pasolini e in "Un'idea dell'India" dal cartesiano Moravia. Le differenti sessualità, l'esistenza quotidiana violentemente mite e, al contempo, povera di molta parte della popolazione, stretta tra sviluppo selvaggio e stratosferiche sperequazioni sociali; le specificità del cinema e della letteratura, l'incanto dell'arte: tutto viene registrato con uno sguardo carico di rispetto ed emozionata partecipazione.