recensione diGiovanni Dall'Orto
Tempo del vuoto, Il [2008]. Ancora omosessualità usata come spezia.
Questo "mattone" di 679 pagine fa parte d'una trilogia di romanzi di fantascienza.
La tematica lgbt vi continua a far capolino, ma sempre come elemento di colore, per speziare il polpettone, e mai con un ruolo di primo piano per lo svolgimento della vicenda:
- A p. 120 Oscar confessa d'aver corteggiato in passato non tanto la bella Justine su cui si sta discutendo, quanto i pretendenti da lei sistematicamente scartati: "Un rifiuto ti lascia sempre vulnerabile a una botta di sesso, svelta, di poco conto e di ancor minore significato".
- A p. 232 è Jesaral a prendersela con Troblum, che gli ha rapito proprio Oscar, che qui si scopre esser stato suo amante.
- A p. 548 appare la coppia di guardie del corpo di Troblum, Trisha e Catriona, lesbiche, amanti, ed a volte pure un po' sadomaso.
- Infine alle pagine 676-678 compare una "scena madre" conclusiva nella quale Ranalee strappa a Edeard la sua amante Salrana, la quale teatralmente, fra lui e lei, sceglie lei. Olé!