recensione diGiovanni Dall'Orto
Gli immortali [1989]. Un cambio di sesso che spezza il cuore.
Questo fluviale e verboso romanzo di Poul Anderson s'impernia sull'esistenza di alcuni individui che, nel corso della storia, scoprono di non invecchiare e non morire.
Il libro, che è molto più un romanzo storico che un romanzo di fantascienza, segue la vicenda della loro "pattuglia" dai tempi babilonesi fino a un domani in cui la tecnologia avrà conferito all'intera umanità il medesimo privilegio.
Alle pp. 291-293 una scena - ambientata proprio in tale futuro - è dedicata allo sconcerto e al dolore di Aliyat, una di questi "sopravvissuti dell'epoca della mortalità", che scopre che il suo amante Raphael s'è fatto modificare il corpo, diventando donna.
Raphael (che ora si chiama Fiera) giustifica la scelta col fatto che ormai nel corpo maschile non riusciva più a provare alcuna emozione nuova, suggerendo ad Aliyat (che da parte sua non ha nessuna intenzione di impelagarsi in una relazione lesbica: a lei il suo amante andava benissimo maschio!) di provare a cambiare sesso a sua volta. Cosa che Aliyat rifiuta decisamente di fare.
Al di là di questa scena, la tematica lgbt non fa ulteriori apparizioni nel resto del romanzo.