recensione diPiera Zani
Per amanti del mondo lesbico parigino degli anni '20
Parigi, 31 ottobre 1926, grande festa a casa Barney, tutta l'intellighentsia lesbica europea e americana si ritrova al compleanno della travolgente Natalie.
Notte di Halloween, grande festa a casa di Natalie Clifford Barney, famosa ereditiera americana, trasferitasi a Parigi ormai da due decenni.
È il suo cinquantesimo compleanno, Natalie non lo sa, anzi pensa che morirà presto, ma è arrivata solo a metà della sua vita.
È il 31 ottobre 1926, Natalie ha già vissuto amori travolgenti, alla sua festa saranno presenti tutte, o quasi, le donne della sua vita.
Manca Renée Vivien, la poetessa morta a trent'anni, tanti tanti anni prima. È stato quasi un lento suicidio, il suo, e in molti danno la colpa a Natalie. C'è ancora chi non la perdona, e il fantasma di Renée, di tanto in tanto compare sulle labbra e nelle citazioni delle convenute.
Delle altre non sembra mancare nessuna: c'è l'ancor bella Liane de Pougy, la cortigiana più pagata del secolo, grande passione per la giovane americana appena sbarcata in Europa, e ci sono i suoi due attuali amori, la pittrice Romaine Brooks ed Elizabeth de Gramont, donna del gran mondo, scrittrice e signora dei salotti.
Come a teatro i personaggi entrano uno alla volta o a coppie, porgono i loro doni, a volte sotto forma di altri invitati imprevisti, aprono la portafinestra e scompaiono in giardino a fumare oppure trovano un riparo più tranquillo nel tempietto "A l'amitié", ben attrezzato con divani e poltrone.
Non manca nessuno alla festa di Natalie: Colette, Gertude Stein con Alice Toklas, le ex amanti come Djuna Barnes e neppure le new entries, come la nipote di Oscar Wilde, Dolly, destinata a tragica una fine, ma qui ritratta al culmine della sua bellezza, un attimo prima di finire nel letto, sempre accogliente, di Natalie.
Ci sono anche le libraie più famose di Parigi, Sylvia Beach e Adrienne Monnier.
L'autore non si è risparmiato: con una ricerca certosina, ha scovato antichi testi ormai scomparsi e ha riprodotto sotto forma di conversazione salottiera le frasi e i ricordi di tutti i personaggi (e sono veramente tanti) di una Parigi, scomparsa e sconosciuta a molti, dove le lesbiche avevano costruito una comunità fiorente e talvolta solidale, dove gli amori e gli odi s'intrecciano con violenza nelle parole garbate o nelle battute graffianti, che hanno un unico scopo: fare male.
Il centro è sempre lei, Natalie dalla bionda chioma e dalla figura sottile, ormai un po' appesantita dagli anni, una donna che ha fatto della sua vita e dei suoi amori un'opera d'arte. Molte la amano, ma il suo amore è infedele, la passione brucia violenta e veloce, ma tutte le rimangono intorno, eternamente affascinate dal suo sguardo d'acciaio anche quando questo si volge su una nuova conquista.