Vergogna

Coetzee è un autore importante della letteratura mondiale.

Non si può proprio prendere sotto gamba, un sudafricano bianco, Premio Nobel, che si confronta sempre con temi etici fondamentali per il mondo in cui viviamo. Li affronta con razionalità, crudezza e grande coraggio. Non sono libri piacevoli, i suoi: sono libri importanti, libri per pensare.

Così mi sono avvicinata a Vergogna, con rispetto e attenzione.
La quarta di copertina parla del rapporto, anzi del confine, fra umano e inumano.
Siccome a me sembra che il libro parli, e pure molto, del rapporto fra uomini e donne, mi sono chiesta quale dei tuoi termini rappresenti l'umano e quale l'inumano.


La storia è semplice: un professore universitario viene rimosso dall'incarico per avances sessuali a una studentessa. Il professore è bianco, la studentessa è nera. Il colore della pelle non viene quasi mai citato, ma è il motore di tutta la storia.


Il professore, costretto a mutare totalmente la propria miserevole vita va ospite dalla figlia, una lesbica che si è ritirata ai confini della civiltà. Una casa isolata, terra arida ai confini del deserto, vicini che la tormentano. Violenza, dolore e vergogna sembrano essere le cifre che costruiscono le azioni e le personalità dei bianchi.

E' forse la prima volta in cui leggo un libro di un uomo in cui il punto di vista sia fortemente sessuato. Sarà un bastardo, il protagonista, ma di sicuro sa di essere tale in quanto essere sessuato. Non è un bastardo di per sé, lo è perché aderisce all'universo maschile, senza ipocrisia.

E le donne? Le donne sono il punto dolente. Estranee, lontane, incomprensibili, violate, indifese. Non so quanti aggettivi si potrebbero scrivere per definirle...
E' bello che un uomo possa scrivere un libro in cui si capisce che non sa che pensare delle donne.
Il problema è che nemmeno una donna sa che pensare delle donne che lui descrive.

Soprattutto non si sa che pensare della figlia. Che è lesbica, ma non ha nessuna delle caratteristiche della lesbica. Non si sa se farla rientrare nel mondo animale, nel mondo degli alieni oppure in quello degli ominidi, agli albori della civiltà.

Si parla di sesso, violenza e potere, femminile e maschile, natura e civiltà, e tutto trasmette un senso di disagio, che aumenta man mano si procede nella lettura.

Si potrebbe riassumere il significato del libro (un po' rozzamente certo, ma dipende sempre dal punto di vista che si sceglie) in questo modo: per rifondare una civiltà martoriata dall'ingiustizia come quella del Sudafrica abbiamo bisogno di una vittima, anzi due.
Come per far ripartire le vele degli Argivi in Aulide si sacrifica una giovane vergine, Ifigenia, qui si sacrificano due donne, una nera e una bianca.

La nera serve a far giustizia: grazie a lei, e al desiderio sessuale del suo professore, si scopre la profonda disuguaglianza, una disuguaglianza senza parola, perché le parole delle donne in questo libro sono appiccicose e insieme senza peso.

La bianca, che è pure lesbica (che, secondo il professore, suo padre, è quasi una vergine: "è più grave e offensivo violentare una lesbica che una vergine" (cito a memoria), dirà a un certo punto) serve per ripianare secoli di ingiustizie.

Violentata da tre neri - le identità razziali sono sempre sottaciute e solo alluse nel libro - rimane incinta e decide di tenersi il bambino, che in qualche modo secondo lei costituirà una forma di riparazione e pacificazione della società in cui vive.

Non contenta di aver pagato il debito di un'intera civiltà con il proprio corpo, si veste da donna per andare a una festa dai vicini e decide di diventare la terza moglie di Petrus, il vicino complice della sua violenza.
Accetta di perdere tutte le sue terre ma la casa, quella no, quella sarà sua.

Quindi per rifondare una civiltà è necessario uno stupro etnico?
Certo che c'è una novità rispetto alle tante vergini immolate ai draghi: non è più necessario stuprare e uccidere una vergine: basta trovare una lesbica, pronta a immolarsi per il bene della storia.

La riproduzione di questo testo è vietata senza la previa approvazione dell'autore.

Le recensioni più lette di questi giorni

  1. 2

    Clara Sheller (serie tv , 2005)

    di

  2. 4

    Day (libro , 2024)

    di

  3. 5

  4. 7

    Sadico, Il (film , 1965)

    di

  5. 8

    In memoriam (libro , 2023)

    di

  6. 9

    Amico mio (libro , 2023)

    di

  7. 10

    Relax (videoclip , 1983)

    di