Sulla strada

30 dicembre 2011

Solito dubbio: l'ho letto?

Perché in realtà l'ho ascoltato. Da qui: non riesco a ritrovare i credits di questa edizione che forse (o forse no) viene da "Ad alta voce" di Radio3, comunque non saprei indicare adesso le due voci a cui è affidata la lettura.

Una scelta originale: le due voci sono simili e non leggono parti specifiche del romanzo (non sono, per dire, la voce di Sal e quella di Dean), invece si incalzano l'un l'altra, si inseguono, forse per dare il senso della scrittura precipitosa di Kerouac. Non potrei dire che il risultato è perfettamente riuscito ma: bel tentativo!


Il romanzo mi è piaciuto? Mah. Confesso che mi sono perso parecchie parti, più volte ho dovuto tornare indietro perché non mi ci raccapezzavo più, qualche volta la sera mi ha fatto proprio dormire e non era facile ritrovare il punto esatto.

Insomma. Alcuni pezzi mi hanno molto, molto colpito, come l'incontro di Sal con una ragazza che a un certo punto si rassegna ad ammettere di essere bella sì ma talmente priva di immaginazione, speranze e desideri non piallati sulla quotidianità da fargli prudere le mani. Esperienza che conosco.


Ci sono un paio di punti in cui affiora l'argomento gay, e ci credo visto che Dean è Neal Cassidy, amante fra l'altro di Allen Ginsberg, ma il tema è trattato anche quello in corsa, e senza riuscire a schivare pregiudizi e luoghi comuni.


Per dovere d'ufficio trascrivo il pezzo in cui fa capolino Kinsey:

"Quando mi propose la faccenda stavamo seduti al Bar Ritzy; avevamo passato un'ora a passeggiare per Times Square, in cerca di Hassel.

Il Bar Ritzy è il bar malfamato delle strade intorno a Times Square; ogni anno cambia nome. Quando si entra là dentro non si vede neanche una ragazza, nemmeno nei separé, solo una gran folla di giovanotti vestiti in tutte le varie fogge dei teppisti, dalle camicie rosse ai vestiti da gagà.

È anche il bar degli sfruttatori di pederasti, tipi che si guadagnano da vivere fra i tristi vecchi omosessuali dell'Ottava Avenue notturna.

Dean entrò là dentro con gli occhi ridotti a due fessure per scrutare ogni singola faccia. C'erano selvaggi pederasti negri, tetri individui armati di pistola, marinai armati di coltello, magri indifferenti rifiuti della società, e occasionalmente un detective ben vestito di mezza età, che faceva finta di essere un allibratore e girava là attorno un po' per curiosità e un po' per lavoro.

Era il tipico posto perché Dean vi facesse la sua proposta.

Ogni specie di infernali progetti vengono elaborati al Bar Ritzy - lo si può sentire nell'aria - e tutti i generi di pazze procedure sessuali si iniziano là per completarli.

Lo scassinatore non solo propone al teppista un certo alloggio nella 14ma Strada, ma anche di andare a letto insieme.

Kinsey passò un sacco di tempo al Bar Ritzy, a intervistare alcuni di quei tipi; io mi trovavo là la sera che ci arrivò il suo assistente, nel 1945. Furono intervistati pure Hassel e Carlo".

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