recensione diGiovanni Dall'Orto
Contiene il racconto "La lettera segreta".
Non è questo romanzo giallo in sé a contenere tematiche lgbt, bensì il racconto di Henry Slesar in appendice, alle pp. 151-159, intitolato: "La lettera segreta" ("A letter too late", 1992).
Nonostante si tratti di poca cosa (otto paginette) e sia molto "datato", è comunque interessante non tanto per quel che è, quanto per quel che rivela sulla mentalità dei lettori di appena due decenni fa, e sulla fatica che la letteratura d'intrattenimento ha fatto per "sdoganare" la tematica omosessuale.
Il racconto si basa infatti su un triangolo amoroso, fra due "carissimi amici" e una donna, e già solo a descrivere il tema oggi noi capiamo cosa ci sia sotto, fra i due "carissimi amici". Il resto del racconto è quindi per noi scontato e la sorpresa è assolutamente inesistente, mentre per Slesar è la ragion d'essere stessa del racconto.
Nel quale la donna, dopo aver creduto a lungo che il suo matrimonio con uno dei due amici avesse raffreddato i rapporti fra i due perché anche il secondo era innamorato di lei, grazie a un'improvvida lettera (e dopo l'assassinio del marito, narrativamente inutile... ma dopo tutto il racconto era destinato al mercato noir...) scopre la sconvolgente verità.
Che a noialtri non sconvolge neppure un baffo, ma tant'è. Evidentemente l'autore nel 1992 poteva giocare sul fatto che la prima cosa che viene in mente a noi sarebbe stata l'ultima che sarebbe passata per la mente ai lettori di gialli.