recensione diGiovanni Dall'Orto
Tragica ossessione, "Nathan Never" n. 36, maggio 1994.
La celebre reticenza della Bonelli a parlare d'omosessualità potrebbe alla fin fine essere stata una benedizione, almeno a giudicare da come ne trattavano i suoi albi nelle rare volte in cui non la censuravano.
In questo albo, nel corso delle indagini su un omicidio gli agenti dell'Agenzia Alfa devono interrogare "Sissy" (termine che in inglese indica la "checca") personaggio che "ha cambiato sesso tante di quelle volte da aver perso il conto" (p. 213 della ristampa).
Sissy è un/a cantante apprezzat* e di successo, ma è un personaggio narcisista, vanesio, stupido e crudele, capace di commissionare l'assassinio di chi osi mettere in dubbio che sia un/a grande artista.
Ancora peggiore è la sua rappresentazione grafica: il lato sinistro del volto è femminile, e truccato, quello destro è maschile, e dotato di tratti somatici marcati. Letteralmente, e non solo per modo di dire è una "mezza donna", o se preferite un "mezzo uomo".
Questo "essere" capace di chiedere la morte altrui per mero capriccio verrà infine fatto "cantare" terrorizzandolo con una... corsa d'automobile a rotta di collo...
Uno dei punti più bassi mai toccati dai fumetti di questa casa editrice nella trattazione del tema lgbt.