recensione diGiovanni Dall'Orto
Oceano verde, "Speciale Nathan Never n. 8", novembre 1998.
Andando dalle stalle alle stelle nel corso del medesimo anno, in questo numero speciale della collana "Nathan Never" l'omosessualità appare sotto termini accettabili, anche se il preconcetto dimostra d'essere una bestia dura a morire.
Il fratello della bellicosa protagonista, che si allontanato di casa e dal padre generale per non rivelare il proprio segreto, è infatti omosessuale. La sua figura è descritta con rispetto, e disegnata senza manierismi insultanti, ma lui è comunque presentato sotto le vesti di un "zenzibile" e imbelle poeta, che guarda caso è riuscito a ficcarsi nelle mani d'una banda di criminali che ricattano lui ed attraverso lui anche la sorella, che cerca di riavere indietro il materiale compromettente. Ed io di questa storia per cui se uno è gay è il bersaglio predestinato dei ricattatori ne ho piene le...
Il ricatto avrà conseguenze di rilievo nell'intera narrazione, al punto da risultare una delle chiavi di volta dell'inghippo. Di più non voglio dire per non guastare la suspense (che oltretutto, in questi fumetti dalle sceneggiature esili e totalmente prevedibili, non è mai molta).
Commento finale: un prodotto seriale, alquanto prevedibile, apprezzabile per il fatto di non avere fatto un mostro del personaggio gay, ma tutt'altro che libero dai pregiudizi e dagli stereotipi. Il mondo avrebbe potuto fare a meno di questo capolavoro senza alcun danno.