recensione diMassimo Basili
Avventure di Kiki de Montparnasse, le
Anche in Kiki de Montparnasse la sessualità ha un ruolo fondamentale.
Il fumetto racconta però con linearità cronachistica, ritmo incalzante e un segno morbidamente ironico la vita della celebre modella di umili origini, donna generosa, libera e anticonformista che trovò fortuna, amori, amici (e anche la morte prematura) nel quartiere parigino in piena esplosione creativa delle avanguardie storiche.
Tra gli artisti per i quali Kiki posava e dei quali diventava immancabilmente amante, il fotografo americano Man Ray ha un ruolo predominante nel racconto: è soprattutto grazie a lui che conserviamo il suo ricordo in alcuni splendidi scatti.
Ma non mancano momenti dove gli autori del fumetto ribadiscano quanto il sesso, l'alcol e le droghe, per questi artisti, fossero autentici strumenti di ribellione alla morale borghese: in un capitolo vediamo lo scrittore omosessuale Jean Cocteau abbandonarsi ai fumi d'oppio insieme ad un marinaio che condivide con Kiki: vuole consolarsi dalla morte del suo storico amante Radiguet, in una Villefranche-sur-mer piena di altri marinai allupati in licenza.
Tanto Pascin è stimolante e originale, tanto Kiki è più tradizionale nella forma narrativa, ma altrettanto appassionante e divertente. Due fumetti imperdibili.