Maschera, La

[Recensione di "Sky Eventide" da Anobii, ripubblicata per gentile concessione dell'autrice].



Un libro yaoi: stupendo, sono felice! Vado a leggere i capitoli disponibili online, fiondandomi per la questione dello shonen-ai/yaoi, e il risultato è: ATROCE.
NON compratelo. E' scritto in modo terribile, i personaggi non sono approfonditi, non ha coerenza nè riesce a portarti in un mondo fantasy riuscendo a fartelo VEDERE, prima cosa che un libro che si fregia di tale titolo dovrebbe fare.

Mi limito ad analizzare qualche paragrafo per far capire il livello dell'opera:

Aveva esplorato il palazzo in lungo ed in largo, ma aveva spesso trovato battenti ermeticamente chiusi e passaggi inaccessibili. Ora attraversarono porte che lui non aveva mai veduto e raggiunsero profondità di cui non conosceva neppure l'esistenza.

Frase randomica. Bene, mostramele le profondità. Mi sto immaginando una specie di viaggio al centro della terra con voragini di fuoco. Oppure un sotterraneo lugubre con caverne umide e gocciolanti. Oppure, che ne so, perché non un ascensore super-techno che scende in tunnel di vetro con luci al neon? Nel senso, non c'è un solo aggettivo/nome/verbo/scena che aiuti ad immaginarmi concretamente i passaggi inaccessibili, porte che non aveva mai veduto e profondità di cui non conosceva l'esistenza.

Per scrivere un libro o delle scene non basta mettere due parole in fila o avere un canovaccio di fondo accettabile. Qui mi stai raccontando cose che io non vedo, quindi mi annoi e fallisci. Lo stesso incipit fa una specie di inforigurgito (cit. Gamberetta) interrompendo l'azione e distraendomi - e annoiandomi.

Gli usci, fossero di metallo, legno grezzo o borchiato, si spalancavano cigolanti al loro approssimarsi senza che l'uomo dovesse mettere mano alle maniglie.

La frase immediatamente successiva. Usci di metallo: penso a porte da camera di sicurezza della banca, moderne. Di legno grezzo: cosa vorrebbe dire? Non intagliato? Non lucidato col Pronto? Scheggiato? Tarlato? Tavole messe lì alla cazzo e legate con una corda? O borchiato: un uscio borchiato è un'immagine migliore, ma non capisco in cosa si differenzi dal legno grezzo, perché inserire quella "o", come se mettere a paragone un portone borchiato col legno grezzo avesse senso. Inoltre un portone borchiato mi suggerisce un ambiente medievale/fantasy, quando la prima scena dell'incipit, un banchetto da potenti, aveva tutta un'aria settecentesca e le porte di metallo qualcosa di moderno/futuristico. Decidiamoci, via.

Tutti questi imperfetti mi suggeriscono un cammino infinito verso il centro della terra e oltre. Descrivere il dannato ambiente come si deve sarebbe il minimo, considerato che ti pago. Anzi, meno male che non ho pagato per questa assurdità ma ho letto gratis.

Più che è un romanzo fantasy, e quindi l'autore mi porta in un mondo che io non conosco, nato dalla sua fantasia, dove io devo riuscire a muovermi bene come se lo vedessi tutti i giorni. Non capire un fico secco di quello che leggo.

La coerenza di carattere dei personaggi, inoltre, è assurda. ASSURDA. Solo aggettivi per dire che il protagonista è indisciplinato e non una scena che mi mostri la cosa. Vedi solo il mago (l'altro protagonista, il seme gnokko di cui il protagonista è servo tuttofare nonchè punchball) schiaffeggiarlo dal niente, non c'è un qualcosa che mi faccia vedere davvero che è strafottente (si è addirittura guadagnato una fama da principino snob, prima di lavorare per il mago della storia. QUALCOSA che mi mostri questo non esiste).

Il mago dovrebbe essere raffinatissimo ed elegante, ma da quel che fa ricavo solo che è uno stronzo intrattabile e violento e tutti lo temono, ma siccome è uno gnokko nessuno pensa ad odiarlo anche, per quanto è irritante.

Incoerenza ovunque. In una stanza VUOTA il protagonista vede un disegno a terra, scuro su piastre scure. Righe dopo appare una lanterna in un angolo che illumina parzialmente. Allora, magari PRIMA vedi la lanterna che illumina parzialmente, quando entri, POI il disegno sul pavimento quando ci arrivi sopra (perché poi ci si posiziona nel mezzo). Il primo capitolo è così pieno di boiate che potrei citare ogni singola riga.

Davvero, un libro NON è bello solo perchè è yaoi. Io ADORO lo yaoi, ma questa cosa è una boiata illeggibile, un insulto al fantasy e alla lettura decente.


Altro esempio:

Quando aveva accettato l'incarico di diventare suo servitore aveva pensato che lo stregone non fosse altro che un ciarlatano più abile dei suoi simili; ma vivendo in quella villa dagli oggetti misteriosi, e assistendo a ciò a cui aveva assistito

QUALI oggetti? Le ampolline luccicose di verde, rosso, giallo, ecc. (che appaiono nei sotterranei succitati)? Vuol dire che tutti gli altri sono dei ciarlatani perché privi di ampolline? Sei stato, tu personaggio, forse nelle case degli altri e hai appurato come sono davvero e le loro abilità?

E assistere a cosa? Non ci sono scene che facciano assistere a qualcosa di veramente sconvolgente (a parte un rituale che rasenta il ridicolo, dove viene tagliata un'arteria del polso quando per tagliare arterie in quel punto devi quasi disossarti).

Devo quindi supporre che il mago è l'unico stregone decente e nessuno sa fare niente di simile. E allora, considerato il suo carattere definito egoista e tirannico (e elegantissimo e migliore di tutti nel banchetto dell'incipit), PERCHE' NON CONQUISTA IL MONDO?

Le scene erotiche sono fatte tanto per fare, tanto per fare yaoi, perché non sono collegate minimamente al carattere dei personaggi (se avete letto manga yaoi con scarsa caratterizzazione potete capire di che parlo), questo ragazzino "indisciplinato" arrossisce come un cretino, il mago si fa vestire fiduciosamente da lui dopo averlo pestato a sangue con qualche schiaffo (manrovesci che si trasformano in pugni, tra l'altro. Qualcuno spieghi all'autrice che non sono la stessa cosa, VI PREGO). Pare che il tale mago non abbia neppure altri servi, nonostante vada in giro a comprare manufatti arcani che sicuramente non possono costare qualche centesimo, ammenoché non esista il mercato all'ingrosso. Non si sa mai.

Ultima cosa, perché va citata:

Aveva infatti una carnagione scurissima, una sorta di tonalità bruno-cerulea

Questa perla è riferita al mago mentre fa il bagno nudo. Mi chiedo, ma questa autrice sa l'italiano? SA cosa vuol dire ceruleo? Si riferisce alle volte agli occhi azzurri e al cielo quando è bello terso e pulito. Ha a che fare col chiaro, non con la pelle scurissima, e con l'AZZURRO.

Ora, o il mago è un puffo, o questa ragazza deve studiarsi un vocabolario o, ancora meglio, scrivere con parole che conosce, non a minchia come le pare.


Ah, il mago ha gli occhi cangianti, che vanno dal verde, al giallo, ad altre robe strane, e mentre l'autrice narra sono viola. Chi ha detto Gary Stu?


Davvero, MI RIFIUTO di accettare che qualcuno giudichi questa cosa come meravigliosa, non ha un senso. Guardando su facebook nella pagina del romanzo (sì, esiste) mi sconvolgo nel notare certi commenti allupati solo perché è yaoi. Se cercate in rete alcune fanfiction, vi assicuro che c'è di molto, infinitamente meglio.

La chicca finale. L'autrice giustifica le sviste/errori/cazzi vari col fatto che le è stato proposto di pubblicare e ha avuto poco tempo per ricontrollare, quindi ha dovuto fare in fretta. Mai sentita roba meno professionale (perché per quanto il libro sia una ciofega narrativa, è purtroppo lo stesso scrittura professionale, visto che implica case editrici e denaro). E, fatemi capire, bisognerebbe dar SOLDI a un'autrice che propina robe del genere e che ha "ricontrollato in fretta". Io esigo un prodotto che sia perlomeno sufficiente (non dico perfetto perché non tutti sono dei geni - e si vede), se queste sono le giustificazioni (un "non so un emerito fico secco di tecniche narrative, scrivo abbuffo senza una schifosissima esercitazione dietro" sarebbe stato più sincero, ma soprattutto più accettabile) date da chi fa il libro e che quindi prende per il culo tutti i lettori, allora poteva semplicemente restarsene a pubblicare su internet come una qualunque fyccynara yaoi.

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