recensione diMauro Giori
Gay porn: uno sguardo sintentico sul porno gay
Leraton, professore di francese da molti anni impegnato nella lotta contro l'AIDS, si confessa subito amatore del genere porno, mossa a tutt'oggi per nulla scontata e piuttosto intelligente, poiché mette l'autore al riparo da critiche di facile moralismo nel momento in cui il suo testo assume toni polemici nei confronti del suo stesso soggetto.
Dopo aver fornito note storiche sintetiche e di seconda mano, non sempre corrette, Leraton (ricamando spesso sulle tesi altrove espresse da John Burger) traccia con eccessiva linearità una parabola discendente del genere porno, che da strumento di rivendicazione di identità e cultura omosessuale sarebbe diventato, negli ultimi vent'anni, strumento autopunitivo e masochista di negazione dell'identità omosessuale e di velatura nei confronti della dominante eterosessuale della nostra società.
Come troppi altri volumi sull'argomento, anche quello di Leraton si occupa del porno semplicemente da un punto di vista sociale, il che gli impedisce di registrare i tratti (numerosi, e tutt'altro che secondari) di continuità (per esempio linguistica e formale) del genere, portandolo a esasperare aspetti di rottura che potrebbero altrimenti rivelarsi secondari.
Per valutare correttamente questo tipo di produzione non è sufficiente, in altri termini, soffermarsi solo sui suoi aspetti "contenutistici", per così dire, ma occorre prenderne in considerazione anche gli aspetti formali, tutt'altro che trasparenti e neutri, anzi indispensabili per una valutazione critica sensata (positiva o negativa che sia) di questa produzione cinematografica e dei suoi possibili effetti sociali.
Dove Leraton ha indubbiamente ragione è nel sostenere la necessità di conoscere, studiare con serietà e senza sciocchi imbarazzi e inutili pudori il genere porno, che nella cultura gay ha acquisito un'importanza rilevantissima, che non ha però portato a una proporzionale considerazione da parte degli studiosi, che per lo più continuano a ignorare l'argomento, o a trattarlo con superficialità, approssimazione e scarsa cognizione di causa.