Da quando, nel 1957, Rohmer e Chabrol, in un loro
classico libro su Hitchcock, misero in evidenza l'esistenza di un trittico omosessuale, sono fioriti numerosissimi studi sull'argomento. Uno dei più puntigliosi e corposi è senza dubbio questo di Price, non il più significativo, certamente non il più lucido, ma curiosamente l'unico ad essere stato tradotto in italiano. Lavorando su una base psicoanalitica, Price espone anzitutto un convincente schema (per quanto non completamente originale) dei ruoli maschili e femminili tipici del cinema di Htichcock. Quindi, dopo aver trasformato la trilogia omosessuale chabroliana (costituita da
Omicidio!,
Nodo alla gola e
Delitto per delitto) in una tetralogia, mediante l'aggiunta di
Il caso Paradine, Price passa in rassegna l'intera produzione del regista applicando film per film il suo schema, alla ricerca di tutti i personaggi omosessuali o potenzialmente tali, e in particolare alla ricerca di tutti quei personaggi maschili che, in quanto omosessuali incapaci di accettarsi, massacrano le donne, che si dividono in buona sostanza tra vergini frigide e prostitute svergognate.
Schema che, a dire il vero, si applica bene a parecchi film del regista, ma Price procede nel suo lavoro con una convinzione sorprendentemente monolitica, a causa della quale la sistematicità dell'analisi talora recede al livello di una ricerca maniacale di conferme che non di rado conduce a forzature del testo, aggravate dall'assenza di rigore del metodo e da ricordi spesso sfuocati dei film esaminati.
Le analisi dei singoli film sono quindi molto discontinue e alle buone intuizioni fanno seguito, magari nella stessa pagina, vere e proprie sciocchezze: al lettore il compito di discriminare, nonché di sfoltire alla fine la lista di personaggi gay individuati da Price. La quale, nonostante la sua bulimia, presenta anche dimenticanze curiose. Nel caso di Sabotatori, per esempio, Price si accanisce su personaggi quali Barry, Fry e persino Otto (per dimostrarne l'omosessualità occorre davvero arrampicarsi sui vetri), mentre trascura il caso ben più lapalissiano di Freeman.