recensione diMauro Giori
Head On
Ritratto greve di un giovane disadattato votato all'autodistruzione, incapace di uscire da un circolo masochista di sesso casuale e conflitti sociali.
Ana Kokkinos delude lo spettatore che conosca le sue opere precedenti non riuscendo a sollevarsi oltre un vittimismo senza orizzonti, descritto con stile ingenuo e approssimativo. L'apparente coraggio nella messinscena in realtà si scontra con ipocrisie gratuite e con un maledettismo di maniera, antiquato e piagnucoloso, inautentico e studiato a tavolino. Evidentemente Ai cessi in tassì ha ancora molto da insegnare.