recensione diStefano Bolognini
Venezia libertina
Interessante guida alla città di Venezia attraverso i luoghi che storicamente hanno avuto a che fare con l'erotismo.
Il percorso, non usuale, segnala l'ubicazione dei 'bordelli' che resero celebre la città, le abitazioni delle cortigiane più celebri, i luoghi delle scorribande di Casanova e i luoghi dove si originarono e svilupparano gli scandali di natura sessuale.
Ne emerge il ritratto di una citta storicamente lasciva e carica di 'memoria erotica'.
Non mancano numerose segnalazioni di luoghi che riguardano direttamente gli omosessuali e la loro storia.
Tra questi:
- Le colonne di Marco e Todaro, in Piazza San Marco, in mezzo alle quali si eseguivano le sentenze capitali anche dei sodomiti.
- Le linee di marmo bianco della pavimentazione di Piazza San Marco che secondo Casanova in Histoire de ma vie erano percorse dagli omosessuali in cerca di partner.
- L'abitazione di Giorgio Baffo (1694-1768), in campo San Maurizio, autore di sonetti licenziosi anche sui sodomiti.
- Cà Dario, sul Canal Grande, nella quale si succedettero, nel '900, ben due scandali omosessuali (Charles Briggs, un ricco americano, fu espulso dalla città per uno scandalo simile a quello dei Balletti verdi; anni dopo il nuovo proprietario dell'abitazione, Filippo Giordano Dalle Lanze, fu trovato ucciso e l'amante fu colpevole del delitto)
Nel testo non mancano notizie sulla bisessualità (presunta) di Casanova, sulle norme repressive del Consiglio dei Dieci per punire la sodomia a Venezia e su l'Aretino e il suo (presunto) amante Filippo Pasquarino.
Questo testo purtroppo, nell'offrire le informazioni suddette, non segue alcuna metodologia e spaccia per dati acquisiti notizie non supportate da fonti o su cui le fonti sono contraddittorie (vedi, ad esempio, a p. 65 dove Dell'Orso sostiene che nel Quattrocento la sodomia a Venezia pur essendo "passibile di condanna capitale" era vissuta "come ricerca curiosa e trasgressiva" senza però offrire alcun supporto di documenti a sostegno della 'bizzarra' tesi).
Il testo, che evidentemente non è un saggio di storia, è apprezzabile comunque, sia per la vasta mole di informazioni 'piccanti' offerte sia per le numerose illustrazioni a tema erotico che lo corredano.