recensione diGiovanni Dall'Orto
Kizuna 7
Settimo volume della serie di Kizuna. Concluse le sparatorie e le lotte con la spada (e senza morti... qui gli eroi buoni riescono a restare buoni anche nel mezzo di un massacro), e curate le ferite riportate nella colluttazione, questo albo si concentra interamente sugli aspetti romantici della relazione fra i due protagonisti... e per quanto possibile di quella fra Masanori Araki e Kai Sagano.
I due piccioncini si concedono una vacanza a Kyoto (a spese del padre di Kei Enjoji, mafioso ma... paterno) per visitare la tomba della madre di Kei, e per stare assieme. Fa loro da guardia del corpo Masanori, cosicché il pestifero Kai ne approfitta per imporre la propria presenza, alla ricerca di un'occasione "tranquilla" per chiarire le cose con Masa.
L'autrice dà qui fondo alla scorta di romanticismo, e di scene di sesso, che non aveva potuto usare nei due albi precedenti, aggiungendo un tocco di umorismo sistematico che allontana efficacemente il rischio del kitsch alla melassa. Ad esempio, si diverte per un po' a fare irrompere il troppo premuroso personale di servizio o altre persone in tutti i momenti di intimità che stanno per raggiungere il "clou"...
Il verginello Ranmaru, pur avendo difficoltà, per un eccesso di pudore, ad esprimere a parole il suo sentimento, si rivela qui il più maturo del terzetto di ragazzi, gestendo come una mamma affettuosa i patemi d'amore del capriccioso Kai.
Kai (che ha 19 anni, ma si lascia andare a scatti e capricci da ragazzino) riesce nonostante tutto a mettere infine le carte sul tavolo, cosicché Masa è descritto come lacerato fra un desiderio che è sempre più evidente e il senso del dovere che gli impedisce di toccare il figlio del suo capobanda... A cui potrebbe anche concedersi, indipendentemente dai suoi sentimenti effettivi, anche solo per renderlo felice, come lui desidera. Ma che resta il figlio del capobanda... Il quale, in una divertente scena, all'inizio, ha dato prova d'una morale alquanto contorta, per cui Kai è "finocchio" se desidera Ranmaru, però Ranmaru non è "finocchio" se ama Kei, dato che spada alla mano ne ha salvato la vita...
L'episodio si conclude su questo stallo emotivo di Masa che, pressato da Kei, non sa cosa fare.
Arrivata a questo punto la serie è maturata bene, ha smussato le esagerazioni dei primi volumi, sa dosare umorismo, erotismo e romanticismo (e azione), e può fare affidamento su una caratterizzazione ed una complessità maggiori dei personaggi, nonché su un disegno pulito ed elegante.