Death. Il grande momento della tua vita

1 novembre 2004

Album di fumetti, a colori. Per chi non è ancora convinto che il fumetto possa essere (nelle debite forme) una forma d'arte.

La protagonista, Death, è quello che dice il nome: la Morte. Ma non è la "morte secca" dell'arte medievale, con la falce in mano: è una giovane e bella ragazza dark, sorridente, simpatica, che sa ascoltare... ma che deve svolgere il suo compito.

Death incrocia il cammino d'una coppia di donne lesbiche e del loro bambino... il cui respiro si ferma nel sonno. La madre allora si offre al posto del bimbo... e qui abbiamo ormai tutti gli ingredienti per una pizza strappalacrime...

E invece no, per nulla.

Gaiman dipana la vicenda intrecciando tre storie.

  • Quella di Foxglove, cantante in vertiginosa ascesa, ma al prezzo del progressivo allontanamento dalla donna che ama, Hazel. E di una vita di menzogne, nella quale non può dichiarare la sua vera natura per non alienarsi le simpatie dei fans.
  • Quella di Hazel, che vede allontanarsi Foxglove man mano che il suo lavoro, e le sue esigenze di segretezza, le portano via sempre più tempo. E il cui unico bambino ha appunto l'incontro, non richiesto, con Ms. Death.
  • Infine, la vicenda fra l'onirico e il quotidiano del viaggio nell'Altrove compiuto dalle due donne (e da due altre persone) per regolare i conti con Death. Che chiede vita per vita.


Non voglio svelare la soluzione per non sciupare il gusto della lettura: mi basterà dire che tutto sembra semplice, naturale, quasi "ovvio". Eppure si sta parlando di temi terribili come la morte, la malattia, il sacrificio della vita.


Nessuno dei temi affrontati (il valore dell'amore, il senso della vita e della morte, il senso dell'altruismo, il significato del coming out per una persona lesbica) è di poco conto. Ognuno di essi, se affrontato male, avrebbe fatto precipitare questo fumetto nel pretenzioso, o nel melenso, o nel kitsch. Ma nessuno di essi è stato affrontato male, in un miracolo d'equilibrio: ognuno è stato trattato con delicatezza di tocco e al tempo stesso con chiarezza esplicita.

Ovviamente, un trucco c'è: una Morte che possiede un Regno, in cui ci porterà sorridendo, è solo una versione "New age" della promessa di Aldilà, di vita oltre la vita: ecco perché non ci spaventa affatto. Ma questa è una favola poetica, non un libro di filosofia: sognare con Gaiman su queste tavole non è quindi un reato.

Quanto al disegno, qui si opta per un tratto "classico" e pulito, dai colori tenui, che aiuta la storia a scorrere liscia, gradevole e senza intoppi.

Consigliato.

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titoloautorevotodata
Death. Il grande momento della tua vitaMassimo Basili
19/03/2005

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