recensione diGiovanni Dall'Orto
Banana fish 11
Undicesimo episodio della serie di manga giapponesi Banana fish.
Buona parte della puntata è dedicata alla fuga di Ash dall'ospedale. Anche qui la sua bellezza lo aiuta: per uscire si traveste infatti da infermiera… ed è perfino costretto a pestare un paio di componenti del personale perché troppo portati alle molestie sessuali…
Una volta fuori Ash riprende contatto con la sua banda, e si concede perfino (pp. 90-91) un lungo abbraccio con Eiji. Ma nulla di più: l'autrice ha ormai fatto la scelta di non spingere il fumetto oltre un certo livello. Anzi, in una lunga scena di dialogo (pp. 107-115) fra i due adolescenti, nella quale Ash finalmente ammette di avere bisogno della presenza fisica di Eiji, (che, tontolone, la prende come un gioco: "Mi tirerebbe su di morale... dai, me lo ridici?"), a un complimento di Ash, "Tu non hai certo bisogno di dimagrire", Eiji lo sfotte chiedendo: "Ma che dici? Sei forse gay?".
E va be'. Vorrà dire che ci rassegneremo ad arrivare al finale senza che l'ovvio sia mai accaduto. Peccato.
Nel frattempo, mentre i due ragazzini giocano a non fare gli amanti, Dino Golzine e Yue-Lung Lee / Youssis si alleano, impegnandosi ad uccidere l'uno i fratelli maggiori di Yue-Lung, a capo della mafia cinese, l'altro l'intera "cupola" della mafia corsa, in modo da restare entrambi capi assoluti delle rispettive cosche.
E nemmeno Ash è stato dimenticato: un abilissimo killer, Blanca, è stato sguinzagliato sulle sue tracce…