recensione diGiovanni Dall'Orto
Banana fish 13
Tredicesimo episodio della serie di manga giapponesi Banana fish.
All'inizio di questa puntata Shuniki, l'"amico" giapponese di Eiji, rivela apertamente le radici dell'ispirazione del personaggio di Ash, che fin dal nome è esemplato sugli ashura, esseri della mitologia buddista a metà strada fra il mondo divino e quello umano, spietati assassini, ma dal viso dolcissimo (noi occidentali diremmo "angelico") di giovane. Se così stanno le cose, si spiega meglio l'aspetto superomistico, anzi, semidivino, del giovane protagonista.
La parte iniziale di questo episodio è dedicata all'esecuzione delle condizioni imposte ad Ash. Che dopo aver recuperato tutte le prove dell'esistenza di "Banana fish", scompare.
Eiji (che a p. 78 indossa, dettaglio delicato indicativo di un'intimità, una maglietta con la scritta "Fish bone" che nelle puntate precedenti era apparsa addosso ad Ash) inizia a cercare l'"amico" nel mondo delle gang newyorkesi.
Ottenendo ascolto da parte del giovanissimo cinese Sin Su Rin. Che lo porta da Yeu-Lung Lee, il quale gli rivela l'accaduto e lo accusa di essere stato, con la sua incoscienza infantile, causa della rovina di Ash.
Ash nel frattempo è usato, ed esibito, da Golzine. Che ne sfrutta la mente per elaborare piani di colpi di stato e sovversioni per i suoi compari del governo americano.
L'esibizione di Golzine va però un po' troppo oltre, spingendosi a portarlo con sé all'opera ad ascoltare Mozart (per prudenza, però, solo sotto l'effetto di una sostanza che dilata le pupille).
Ash viene così visto in tv dai suoi amici, sia dal giornalista Max Lobo (che non ha cessato d'investigare), sia da Sin Su Rin. Che decide di liberarlo.
Ash però ha deciso di lasciarsi morire di fame.
Golzine non vuole permetterglielo. Ha altri piani: lo vuole adottare come figlio.
E qui Ash esplode, rinfacciando tutti i modi in cui era stato usato sessualmente, ironizzando sul fatto che ora si pretenderebbe da lui pure gratitudine, per questo. Ma per Golzine non c'è problema: si tratta solo di domare il giocattolo. A cui promette di trasformarlo in breve in una devota mogliettina. Il frisson sadomaso non guasta mai...
Purtroppo questo fumetto, che è fondamentalmente omofobo, riserva gli aspetti sessuali esclusivamente ai personaggi malvagi e alle situazioni di stupro. Il solo amore omosessuale nobile di questa vicenda non viene mai consumato, anzi, nemmeno nominato.