recensione diGiulio Maria Corbelli
Quattro chiacchiere con i divi
Ancora un titolo degno di grande nota sfornato dalla casa editrice Playground. Tutt'orecchi di Denis Cooper è una raccolta di articoli e interviste scritti in un periodo che si aggira intorno agli anni '90.
Cooper è un giornalista atipico, più simile a uno scrittore maledetto che a un autore di freddi reportage. Il libro infatti si apre con una sua sorta di breve biografia: ha passato una infanzia folle a rimediare alle stranezze di una madre alcolizzata decisa a separarsi dal marito, mentre scopriva il mondo degli stupefacenti e del sesso insieme ai suoi amichetti (maschi anche loro).
Forse anche grazie a queste esperienze, il suo punto di vista su fenomeni come la nuova cultura musicale di Seattle nata col successo dei Nirvana, i prostituti di San Francisco o i giovani artisti dell'UCLA, o le fotografie di Nan Goldin, riesce autentico e appassionante. Come la sua scrittura, sempre al limite tra un resoconto avventuroso dell'incontro e l'analisi del fenomeno di costume.
Imperdibili le interviste a Keanu Reeves, Leonardo DiCaprio, e Stephen Malkmus dei Pavement ed è difficile dimenticare i commossi necrologi di River Phoenix, Kurt Cobain, Bob Flanagan e William Burroughs.