recensione diStefano Bolognini
L'altro nome dell'amore
L'autrice di Uccelli di Rovo si cimenta un un romanzo a tinte storico-rosa.
L'altro nome dell'amore racconta la fine della seconda guerra mondiale, vista dagli occhi di un’infermiera che gestisce un reparto di ex combattenti non più idonei alla battaglia per motivi diversi.
Il gruppo viene sconvolto dall’arrivo di un soldato accusato di aver ammazzato un graduato per «gelosie omosessuali».
Il tema è affrontato con estrema delicatezza, e a tratti con partecipazione, ma il romanzo, che si legge d’un fiato, non ha particolare pregi letterari.