recensione diDaniele Cenci
Futuro rubato
È un libro di racconti che condensa, in una scrittura da diario minimalista e in un dialogo serrato da Kammerspiele, la quotidiana inquietudine di donne che desiderano altre donne, in cerca di amori che "sprigionino" la loro esistenza.
Passioni capaci di infrangere la cappa della tradizione, la meschina violenza delle culture dominanti che relegano la donna e il suo vissuto in un eterno "dietro le quinte".
L'autrice costruisce le sue storie imperniandole su uno scavo impietoso dell'asimmetria che, quasi inevitabilmente, caratterizza le grandi avventure affettive dell'esistenza di noi tutte/i: dove c'è chi è pronta a mettersi totalmente in gioco per incontrare autenticamente l'altra, tagliando tutti i ponti con le sicurezze e la mediocrità, e chi - invece - ipoteca il futuro (proprio e dell'altra) per mancanza di coraggio, incapace di recidere le radici da un passato di oppressione.
Merito non ultimo della Michieletto è condire le sue umane avventure con il sale di uno humour sottile e pieno di trovate linguistiche, confermando che si possono scandagliare anche le emozioni più forti rifuggendo dai facili toni melodrammatici.