recensione diDaniele Cenci
Guerriere ermafrodite cortigiane
Un'appassionante, documentatissima cavalcata in territori noti o misconosciuti, alla ricerca delle soggettività femminili trasgressive, rimosse o censurate dalla cultura occidentale e dal suo pervicace retaggio maschilista.
Con questo saggio (rielaborazione di un seminario tenuto a Torino nel 2004) Giacobino completa il dittico inaugurato da Orgoglio e privilegio (Il Dito e La Luna, 2003), dedicato alla letteratura lesbica.
Avvincono i sapienti profili dedicati alle "svergognate" Violette Leduc, Kate Millett e Anais Nin; l'esplorazione dei confini dell'identità di genere con l'analisi di Stone butch blues della Feinberg, il travestitismo e il "transgenderismo" letterari, il mondo delle vampire e delle donne "dannate"; l'esemplare scavo dei capolavori Madame Bovary e Anna Karenina, l'omaggio finale dedicato alla scrittrice femminista e teorica queer Monique Wittig.