La poliziotta

15 aprile 2014

La poliziotta è una serie di successo disegnata da Sandro Angiolini, veterano del fumetto erotico capace di coniugare tratti caricaturali all’estremo realismo anatomico, ambientata in una delle tante Marysville americane dove operano tra l'altro la procace e discinta poliziotta cui è intitolato il fumetto, Star, e il suo collega Silver Bird, il cui pregio principale è alluso dal suo nome. I due divengono presto amanti, benché Star sia piuttosto generosa nel concedersi a terzi, anche sul lavoro, mentre a entrambi può occasionalmente capitare di essere violentati durante qualche missione. Sono gli incerti del mestiere, almeno nel fumetto porno.

A Silver Bird succede ad esempio in Due palle e una mazza, mentre si deve fingere un campione di baseball per sventare un attentato. Per questo non può denunciare i due giocatori che lo legano e lo violentano ripetutamente. Ma si vendicherà alla fine con la complicità di Star, e a vendetta consumata esclamerà: «Andiamo tesoro… questi due coglioni stanno bene così… per un po’ di tempo gli farà male cagare… ma almeno capiranno che non bisogna prendere la gente per il “culo”… Ah! Ah!». L’omofobia che trapela dal fumetto è lapalissiana, ma ormai siamo sconfinati negli anni dell’hard sicché il racconto ha un peso pur sempre relativo e serve più che altro a giustificare con il lettore medio eterosessuale la rappresentazione esplicita di accoppiamenti tra maschi che costituiscono pur sempre la vera attrazione del fumetto. Un modo quindi per tenere il piede in due scarpe. Gli omosessuali non sono solo quelli disprezzati nell’avventura, sono anche quelli cui quelle scene di sesso rappresentate con tutti i dettagli anatomici prescritti dal genere sono in realtà rivolti. E se poi piacciono anche a qualche lettore “eterosessuale”, questi può rincuorarsi poi condividendo il punto di vista di Bird e Star.

Altre volte invece i personaggi omosessuali sono rappresentati con una maggiore (sia pur sempre relativa) sensibilità. In Omosex abbiamo per esempio un politico in carriera che ama i trans (tutto il mondo è paese) ricattato da due banditi. Questa volta Star e Bird non si concedono commenti, anche se alla fine Star si porterà a letto il trans dopo che questi le avrà confessato di andare con gli uomini solo per soldi (dimenticando di considerare che prendere ormoni per farsi crescere le tette solo per soldi forse è più di quanto una persona sana di mente arriverebbe a fare). Ad ogni modo il politico si sottrae alla fine al ricatto facendo coming out in televisione per farsi portavoce dei gay di tutto il paese, convinto che bastino a farlo eleggere (beh, non sempre tutto il mondo è paese).

In Stretta e bagnata Star deve invece scoprire l’identità di un folle che aggredisce le ballerine di un locale, e l’attenzione si concentra su tre sospettati, uno dei quali si rivela gay. In questo caso all’osservazione stereotipa di Silver («è tipico di molti omosessuali nutrire un odio verso le donne. Non potendole avere si vendica in quel modo») segue la sconfessione di Star («Può darsi… ma se vuoi sapere il mio parere non ci credo!»), puramente istintiva ma, trattandosi dell’eroina, vincente. Tanto più che la vicenda le dà poi ragione. Alla fine del pedinamento Silver ha una nuova uscita dall’aria poco corretta: «A furia di vedere certe cose cominciano a piacermi… non vorrei diventare un culattone anch’io». Ma nel contesto di un fumetto porno più che derisione una simile dichiarazione assume l’aria di una segreta confessione, la cui sincerità parrebbe confermata da quanto accade in Omosex è bello!, in cui a Bird basta bere e fumare un po’ per fare di tutto con Robert, un piacente collega.

Tempo dopo la chiusura i personaggi sono stati ripresi per qualche numero della serie Poliziotta Super, il primo dei quali vede Star alle prese con una banda di motociclisti gay, sadici e violenti come da luoghi comuni dell’epoca, peraltro al soldo di un ricco effeminato che vuole vendicarsi dell’affronto fattogli da un editore di pornografia eterosessuale.

Tirando le somme, si tratta di uno di quei fumetti che cercano di mostrare tutto avendo cura di non scontentare il pubblico più consistente, quello dei maschi eterosessuali, cui si deve pur sempre dare un contentino ansiolitico nella forma di strizzate d’occhio, battute scadenti e ridicolizzazione, soprattutto nel momento in cui l’alternativa omosessuale si faccia concreta e apprezzabile. «Il fumetto sex - bisex - trisex», recitava lo slogan associato a La poliziotta: questa disinvoltura era quindi nel piano basilare del fumetto, al di là di tutte le sue prudenze (Angiolini era del resto il disegnatore tra l’altro del non meno disinvolto Belzeba).

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autoretitologenereanno
Sandro AngioliniBelzebaerotico1977
Renzo Barbieri, Giorgio Cavedon, Sandro AngioliniIsabellaerotico1966

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