recensione di Marco Valchera
Hurts (Remix)
“Nothing’s only words”: da queste parole è corredato sul canale ufficiale Vevo il videoclip di Mika per il non entusiasmante remix dance della ballata pianistica Hurts, brano contenuto all’interno del recente No Place In Heaven. E su quanto le parole possano ferire (Say it’s only words/and that it will get easier with time/nothing’s only words/that’s how hearts get hurt) si concentra anche il concept: l’artista britannico, ormai stella della versione italiana di X Factor, infatti, ha alle proprie spalle un muro sul quale si possono leggere insulti razzisti e omofobi, che egli stesso coprirà con vernice bianca. Un atto che sembra rimandare anche a quanto successo di recente a Firenze, dove un manifesto che annunciava la tappa del suo tour era stato imbrattato con la scritta “Frocio”, spaccando a metà la nostra solita politichetta, tra improvvisati tweet di solidarietà e riflessioni da osteria.
Alla regia troviamo lo scrittore, nonché sceneggiatore e regista, Ivan Cotroneo, il quale ha scelto Hurts come colonna sonora della sua pellicola in uscita, tratta dall’omonimo romanzo Un bacio. Il video, girato in una scuola di Udine, unisce, secondo tradizione, le immagini del cantante di origine libanese a scene dei tre giovani protagonisti della storia, tra cui, appunto, un adolescente gay che si scontra con il bullismo perché ama il suo compagno di classe. Una collaborazione nata quasi per caso a detta di Mika: “È stato straordinario scoprire come le parole della mia canzone fossero perfette per il film Un bacio, quindi la collaborazione con Ivan è nata con naturalezza e sono felice di averlo conosciuto e aver scoperto il suo immaginario ed è bellissimo poter continuare a collaborare realizzando insieme il video di Hurts.”