Grande little britain

21 gennaio 2008, Edito originariamente in "Pride", ottobre 2007

di Antonio Malvezzi


È arrivata finalmente in chiaro su Mtv l'irriverente sitcom Little Britain con gli irresistibili Matt Lucas e David Williams nei molteplici ruoli dei protagonisti, tra cui vari gay e travestiti a dir poco "scorretti". Assolutamente strepitosa!


Non la conoscete? Peggio per voi. Ma non preoccupatevi, potete rimediare. Dal 21 settembre, finalmente in chiaro dopo un assaggio di discreto successo su Jimmy, va in onda tutti i venerdì alle 23 su Mtv la strepitosa sitcom(ica) Little Britain, una delle più spassose, irriverenti e scorrette mai apparse in tv.


Nata da uno show radiofonico trasmesso nel 2003 da BBC Radio 4, ideato e interpretato da Matt Lucas e David Walliams, è quindi diventato uno spettacolo teatrale a cui è seguita una serie televisiva vincitrice di molti premi (Emmy, Bafta Tv, British Comedy Award ecc.) capace di inchiodare davanti allo schermo un'audience fedele che l'ha eletta programma di culto per varie stagioni.

Gli stessi Lucas e Walliams, davvero funambolici nei loro improbabili travestimenti, interpretano in rapidi sketch tutti i ruoli principali, compresi quelli femminili (nel complesso sono un'ottantina, ma solo una dozzina sono ricorrenti): un eterogeneo campionario di ridicoli freaks e "perdenti" in situazioni spesso grottesche, che ironizzano con humor british alla Monty Python sulle più recondite debolezze degli irreprensibili sudditi di Sua Maestà la Compostezza.

Ecco quindi l'effemminato Sebastian Love, possessivo e innamorato assistente del Primo Ministro, di cui non approva, per irrefrenabile gelosia compulsiva, alcuna vicinanza maschile; l'obesa checca gallese Daffyd Thomas dalle improponibili tutine aderenti in latex, "unico gay del villaggio" dalle tendenze omofobiche e in perenne contrasto con tutti i maschi queer che incontra; il travestito Edward Howard, dal nome d'arte di Emily, sempre addobbata con abiti da donzella ottocentesca, ossessionata dall'idea di convincere chi le sta intorno 'di essere una signora e di fare ciò che fa una signora' (ha anche un'amica drag, la baffuta Florence).

Ma non ci sono solo i personaggi gay. Troviamo infatti anche la grassona etero ninfomane Bubbles DeVere, che passa il suo tempo in centri termali e nella terza serie si scontrerà anche fisicamente con l'avversaria nera Desirée DeVere; il finto disabile Andy Pipkin, viziato e manipolatore, che in realtà non avrebbe bisogno della sedia a rotelle perché cammina perfettamente ma così può comandare a bacchetta il suo servile accompagnatore Lou Todd; la logorroica cicciona diciottenne Vicky Pollard, rozza studentessa ripetente con dodici figli; la dottoressa Marjorie Dawes, presidentessa dell'associazione Combattenti del Grasso ma sovrappeso lei stessa; e poi adolescenti gerontofili, attori nani, impiegate sadiche che ripetono ossessivamente: "Il computer dice di no!", ipnotizzatori tirchi e chi più ne ha più ne metta.

Fino a comporre un caleidoscopico ventaglio di vizi, tic e manie caratteristiche di un'umanità borderline, resa sullo schermo con un'insolita capacità di analisi sociologica che evita ogni buonismo, anche a costo di abbracciare una visione cinicamente entomologica e spiazzante: il critico di "The Independent" Johann Hari ha obiettato infatti che "prendendo in giro gli inglesi più deboli, i due autori hanno demolito in un colpo solo le protezioni contro il dileggio tirate su in decine di anni".

Noi, al contrario, l'abbiamo trovata irresistibile proprio per la sua libertà espressiva, e dal punto di vista gay è innegabile che Little Britain metta in luce senza falsità moraleggianti alcune fragilità queer che vengono spesso sottaciute in nome di un abusato politically correct: l'insicurezza del singolo al di fuori di una protettiva comunità omosessuale, la tendenza vanesia all'apparire a tutti i costi, l'ossessione narcisistica per il sesso ecc.


Del resto l'istrionico Matt Lucas, il calvo cicciotto della coppia, è gay dichiarato, si è sposato nel 2006 col produttore televisivo Kevin McGee ed è diventato una celebrità nel Regno Unito (è considerato da una recente classifica l'ottavo omosessuale più influente in Gran Bretagna) oltre ad essere diventato milionario grazie al successo di Little Britain insieme a David Walliams che, nonostante alcuni rumors orientati verso un legame sentimentale con Lucas, pare sia etero nonché ex fidanzato di celebri cantanti quali Patsy Kensit e Geri Halliwell.


Varie superstar inglesi si sono scapicollate pur di apparire in un ruolo cameo della versione speciale Little, Little Britain i cui proventi sono andati in beneficenza: George Michael viene ignorato da Andy Pipkin con un distratto "Non mi piace" e Robin Williams si traveste inaspettatamente da damazza riccioluta e viene definito da Emily "una maledetta frocia". Persino Elton John viene intervistato da Daffyd, che gli chiede innocentemente se gli piace il pissing.


Little Britainavrà presto un clone transoceanico: verrà rifatta prossimamente in America, dalla tv via cavo HBO, con nuova ambientazione statunitense e altri personaggi. I protagonisti saranno però sempre loro, Lucas e Walliams, la vera anima pulsante di questo progetto innovativo.

Non perdetevela per nessuna ragione al mondo!

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titoloautorevotodata
Little BritainMauro Giori
21/12/2004

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