recensione diDaniele Cenci
Lettere libertine
L'adolescente Digo tiene un diario denso di fulminanti intrighi, e lo arricchisce con le confidenze epistolari indirizzate al suo maestro di libertinaggio.
Propugnatore di un desiderio senza limiti, il giovane scoprirà la sua 'ermafrociaggine', imparando a far saltare barriere di classe, di razza e di genere: concupirà maschietti per strada o in macchina, nelle disco e al cinema, fuori dei licei e nei parchi, disinnescando paure, prudenze e pregiudizi. Intriso dell'ironica leggerezza dei romanzi erotici del '700, con un occhio alle "Relazioni pericolose" di Laclos e alla sadiana "Filosofia nel boudoir", il testo inaugurò nel 1982 una collana "rara e diversa" diretta da Dario Bellezza.