recensione diFabio Bazzoli
Tondelli non era gay?
Ma di cosa stiamo parlando?
La tesi contenuta in questo libro che Demarchi (Demarchi!) e Canalini non hanno nemmeno il coraggio di sostenere con chiarezza, circondandola di allusioni e mezze parole, mi è arrivata come uno schiaffo.
Più per la presenza di Demarchi (Demarchi!) che altro.
Già Sciltian Gastaldi mi aveva parlato di questa tesi attribuendola allora, mi sembra prima che uscisse questo libro, al critico cattolico che si stava lentamente impadronendo della memoria tondelliana in Italia.
Vederla esposta da gente che si considera amica di Tondelli, vederli armeggiare intorno al concetto di capro espiatorio girardiano (perché Tondelli si sarebbe finto gay per assumere il punto di vista della feccia più schifosa della società, pur essendo lui perfettamente etero e avendo pure una fidanzatina) e magari avrebbe rpeso pure l'aids diosolosacome per lo stesso motivo (questo, non lo dicono, Canalini sostiene che Tondelli non è morto di Aids), mi ha riempito di tristezza.
In un commento della sua libreria Sciltian mi suggerisce di leggere un altro libro per capire l'ambiente di Canalini in cui questa idea sarebbe nata e cresciuta.
Scusa Sciltian, proprio non me la sento, mi viene la nausea a pensarci.
Tienimi aggiornato tu se puoi.