Lorenz Hart

Lorenz (Larry) Milton Hart è stato uno dei più apprezzati e celebri parolieri americani della prima metà del Novecento. È stato autore di musical di successo come Pal Joey e The Boys from Syracuse e di canzoni diventate standard jazz come Blue Moon, Where or When e Falling in love with love.


Nati in una famiglia di emigranti ebreo-tedeschi, che appena arrivati negli Stati Uniti americanizzarono il loro cognome da Hertz a Hart, Larry e suo fratello Teddy trascorrono un'infanzia e un'adolescenza abbastanza tranquilla. Il padre, un piccolo uomo d'affari[1], riesce ad assicurare alla famiglia una certa stabilità economica, permettendo al giovane Hart di iscriversi alla facoltà di lettere della Columbia University. Anche se non riuscirà mai a laurearsi, Hart continua per lungo tempo a collaborare con la facoltà di lettere e teatro dell'università nella speranza di poter diventare un paroliere professionista. In questi anni si trova a lavorare con diversi autori e musicisti che diverranno, di lì a poco, leggende del teatro musicale americano: Arthur Schwartz, Howard Dietz, Dorothy Fields, E. Y. Harburg, Ira Gershwin, Oscar Hammerstein II e John LaTouche.

Ma è l'incontro con un giovane musicista di appena 16 anni, Richard Rodgers, a cambiare radicalmente la vita e la carriera di Hart: i due si conoscono nel 1919, in occasione di una piccola festa fra studenti[2]. Rodgers suona per Hart alcune delle sue composizioni e fra i due nasce subito una reciproca stima. Hart si innamora a prima vista sia del ragazzo che della sua musica, e i due formeranno a lungo un team di grande successo. Malgrado Hart sia molto riservato e parlasse mal volentieri della propria vita privata e sentimentale, è subito chiaro a tutti i suoi amici che per lui Rodgers non era solo un compagno di lavoro. Dal canto suo Rodgers ha sempre dichiarato di non essersi mai accorto dell'omosessualità di Hart e di aver sempre considerato Larry solo un buon amico e un geniale paroliere[3].


I riconoscimenti tardano ad arrivare: nei successivi cinque anni i due scrivono circa ottanta di canzoni e collaborano a diversi show, amatoriali e non, ma sempre con scarso successo. Nel 1925 Rodgers è ormai deciso ad abbandonare la carriera musicale per diventare un commerciate di biancheria per bambini, ma decide di collaborare un'ultima volta con Hart scrivendo alcune canzoni per una rivista di beneficenza prodotta dalla prestigiosa Theather Guild. La rivista, chiamata Garrick Gaieties perché messa in scena al Garrick Theater di Broadway, è un inaspettato quanto enorme successo e i biglietti della prima serata vanno a ruba: originariamente avrebbe dovuto essere replicata solo tre volte, ma rimane in cartellone per ben 211 repliche, un vero e proprio record per l'epoca. La canzone di punta, Manhattan[4], è il primo di una lunghissima serie di successi firmati Rodgers & Hart.


Fino al 1930 i due sfornano una media di due musical per stagione: alcuni sono grandi successi, come A Connecticut Yankee (una commedia musicale tratta dal romanzo di Mark Twain Un americano alla corte di re Artù) e Dearest Enemy (un'operetta ambientata durante la guerra di indipendenza americana). Un successo più moderato tocca invece a Spring is Here (una pepata commedia sentimentale in cui madre e figlia si innamorano delle stesso ragazzo) e a America's Sweetheart[5] (la storia di un'attrice del cinema muto che vede la sua carriera finire bruscamente con l'avvento del sonoro). Non mancano i sonori fiaschi, come Betsy (un'insipida commedia prodotta da Florenz Ziegfeld[6]) o Chee-chee (una stranissima operetta ambientata nell'antica Cina in cui il protagonista, figlio di un eunuco, cerca di fare di tutto per non seguire le orme del padre).


Con l'avvento del cinema sonoro (e sopratutto con la crisi del teatro dovuta alla grande depressione del 1929) Rodgers e Hart firmano un contratto con la M.G.M. e si trasferiscono a Hollywood. A parte il film Love Me Tonight, che realizzano mentre sono in prestito alla Paramount, la loro esperienza hollywoodiana è piuttosto priva di interesse. In quasi cinque anni scrivono una sola canzone di successo: Blue Moon, che per altro non amavano per niente e venne pubblicata solo per scommessa, quasi casualmente.


Intanto la vita privata dei due prende strade molto diverse. Mentre per Rodgers, che nel frattempo si era sposato e aveva avuto una figlia[7], la vita a Los Angeles è troppo caotica e stressante, Hart adora Hollyood e le sue feste faraoniche. Lontano dalla madre e dal fratello, Hart comincia a frequentare anche gli ambienti gay più "in" della città, tra cui sono da annoverare le sfrenate orge organizzate da George Cukor o da Cole Porter[8]. È inoltre un assiduo frequentatore dei più raffinati bordelli maschili, in special modo di quelli all black che all'epoca andavano per la maggiore.


Nel 1935, sopratutto dietro l'insistenza di Rodgers, i due si ri-trasferiscono a New York. Per i successivi cinque anni sono gli incontrastati re di Broadway: scrivono e producono sette commedie musicali, tutte di grande successo. Fra queste è il caso di citare almeno The Boys from Syracuse, passato alla storia per essere stato il primo musical basato su una commedia di Shakespeare[9], e On Your Toes, considerato da molti come il primo vero musical integrato[10] di Broadway


Mentre la carriera professionale di Hart raggiunge il suo culmine, la sua vita privata si fa sempre più disordinata e insoddisfacente. Incapace di accettare la propria omosessualità e letteralmente terrorizzato dall'idea che la sua famiglia possa venirne a conoscenza, Hart si rifugia nell'alcolismo. Spesso sparisce per diversi giorni o addirittura per settimane (in Messico gli è più facile trovare prostituti o amanti occasionali), per poi riapparire sempre più provato sia nello spirito che nel fisico.


Nel 1940 Rodgers e Hart, insieme allo scrittore John O'Hara, creano un'altra pietra miliare del teatro leggero americano: Pal Joey,[11] storia di un avventuriero senza scrupoli che diventa l'amante di un'anziana e potente donna dell'alta borghesia di Chicago con il solo scopo di spillarle quattrini per poter aprire un locale notturno. Il musical è ambientato in uno squallido e ambiguo night club e nel libretto ci sono vari riferimenti all'omosessualità e alla prostituzione maschile[12]. Il protagonista è un giovane e semisconosciuto Gene Kelly che grazie a questo ruolo si fa notare dai produttori di Hollywood.

Nel 1942 è la volta di By Jupiter, una commedia grottesca scritta per il comico e ballerino Ray Bolger[13]. Nella cittadina di Pontuns, situata nell'Asia minore, nell'anno 800 a.C. i ruoli sociali sono invertiti: gli uomini stanno a casa, si truccano e spettegolano mentre le donne vanno in guerra e cacciano. Tutto procede per il meglio, fino a quando un'armata di greci cerca di invadere Pontus. Le donne guerriere, abituate a vivere con uomini effeminati, vengono colpite dalla forza dei soldati greci e presto si arrendono agli invasori. Toccherà a Sapiens, marito della regina, liberare le amazzoni, grazie alla propria mascolinità ritrovata. Come è facile intuire il libretto è pieno di riferimenti e di battutacce sull'omosessualità e sull'effeminatezza.


Alla fine del 1942 le condizioni di salute di Hart sono talmente peggiorate che non è quasi più in grado di lavorare. Mentre Rodgers sceglie Oscar Hammerstein II come nuovo collaboratore per il suo successivo lavoro (il musical Oklahoma), Hart prova a lavorare con il musicista ungherese Emmerich Kalman ma si presenta sempre alle riunioni totalmente ubriaco, sicché la loro collaborazione non dura che un paio di mesi senza che i due riescano a finire nessuna canzone.


Nel 1943 Rodgers offre a Hart un'ultima occasione di lavorare insieme, chiedendogli di scrivere cinque nuove canzoni per il revival di A connceticut Yankee. Malgrado lo stato di salute di Hart peggiori, scrive liriche bellissime, soprattutto la pungente To Keep My Love Alive (una comedy song su una donna che ha ucciso in modi originali e divertenti tutti i suoi molti mariti) e l'auto-biografica Can You do a Friend a Favor?. Cinque giorni dopo la prima dello spettacolo Hart muore per complicazioni dovute ad una acuta forma di polmonite.

Vita Privata

La vita privata di Hart è stata tenuta per anni segreta per volere dei suoi eredi. Dorothy Hart, nuora di Lorenz, ha ricoperto negli anni il ruolo di biografa ufficiale e ha fatto di tutto per impedire che ogni notizia sull'omosessualità del genero venisse pubblicata.

A parte quello non corrisposto per Rodgers, si sa di sicuro che Hart ebbe altri amori, tutti travagliati e sfortunati, come quello per il ballerino cubano Desi Arnaz, di cui si invaghì alla fine degli anni '30. Per lui scrisse il musical Too Many Girls, ma Arnaz affermò più volte che fra lui e Hart ci fu solo una semplice amicizia e niente di più. Per uno strano scherzo del destino fu proprio sul set della versione cinematografica di Too Many Girls che Arnaz conobbe Lucille Ball: i due si sposarono poco dopo e diventarono una delle più famose coppie del mondo dello spettacolo.

Hart fu poi amico per tutta la vita di Milton "Doc" Bender agente di Hart e personaggio viscido e poco raccomandabile. Bender spesso organizzava i viaggi in Messico per Hart e gli recuperava marchette in giro per i bar.

Elementi omosessuali nelle canzoni di Hart

Delle circa 600[14] canzoni che Hart scrisse, poche si possono collegare con l'omosessualità.

What is It?, scritta nel 1926 per il musical The Girlfriend, seguiva una sketch dal titolo The Best of Boys are Girls! [I migliori ragazzi sono ragazze]. Il testo ci fa capire quale fosse il tono di tutta la scenetta:


All the little men are little women Tutti I piccoli uomini sono piccole donne
Their pants are wide as a skirt I loro pantaloni più larghi delle gonne[15]
All the little girl are little slim men Tutte le piccole donne sono piccoli magri uomini
Just glance, men's ties, men's shirt. Guardate cravatte e camicie maschili
No girl wants to be effeminate Nessuna ragazza vuole essere effemminata
She'd even like to take a shave. Le piace perfino depilarsi[16]
What is it? Che cosa è?
It's apt to worry you a bit Ce ne è abbastanza per farvi preoccupare
A she or he Un lei o un lui
It's quite impossible to see È impossibile capirlo
It takes a Ouija bord to Ouija it Ci vorrebbe una tavola Ouija[17] per capire
If he's a collegiate, or he's a she. Se è un collegiale o una collegiale
Don't flirt Non flirtare
Perhaps her name is Bert; Forse il suo nome è Bert
She's cut her curls Se è tagliata i riccioli
But she's still wearing pearls; Ma indossa ancora le perle
She fits right in the nest of boys È a suo agio insieme ai ragazzi
For the rest of boys Perché gli altri ragazzi
Are girls. Sono ragazze

Nei primi anni '30, mentre è a Hollywood, Hart sforna altre due canzoni in cui usa il travestitismo e la confusione dei generi per strappare una risata al pubblico. In I'm One of the Boys [Sono una dei ragazzi] fa una feroce parodia delle moda femminile di indossare abiti maschili lanciata da Marlene Dietrich.


STROFA
 
When beautiful Lillian Russell Quando la bella Lillian Russell[18]
Put on a great big bustle Indossò un busto
She glorified the backbone of a nation Ha esaltato la spina dorsale della nazione
I wore it! I wore it! Io l'ho indossato!
[...]  
When Madame Sarah Bernhardt wore the hobble skirt Quando Sarah Bernhardt[19] indossò una gonna strettissima
I was the first to hobble on Broadway Fui la prima a zoppicare per Broadway[20]
I've always had the passion Ho sempre avuto la passione
To wear the latest fashion Di indossare l'ultima moda
That's why I have to look like this today È per questo che oggi sono conciata così
RITORNELLO I  
I'm one of the boys Sono uno dei ragazzi
Just one of the boys Semplicemente uno dei ragazzi
I go to the tailor that Marlene employs Vado dallo stesso sarto che usa Marlene
No dresses from France so modern as these Nessun vestito francese è moderno come questi
And under my pants are B.V.D.'s E sotto i pantaloni indosso mutande da uomo
I'm one of the boys Sono uno dei ragazzi
Girls, I'm one of the boys Ragazze, sono uno dei ragazzi
I handle a big cigar with manly poise Reggo un grande sigaro con portamento maschile
Once I was maternal Una volta ero materna
Now they call me Colonel Ora mi chiamano Colonnello.
I'm one of the boys, one of the boys Sono uno dei ragazzi, uno dei ragazzi

RITORNELLO II
 
I'm one of the boys Sono uno dei ragazzi
Just one of the boys Semplicemente uno dei ragazzi
I've got to go in for things a man enjoys Devo fare le cose che piacciono agli uomini
Men who brought me candy said, "How sweet you are" Gli uomini che mi regalavano caramelle dicevano "Come sei dolce"
Now I take my brandy at the bar Ora bevo il brandy al bancone del bar[21]
I'm one of the boys Sono uno dei ragazzi
Girls, I'm one of the boys Ragazze, sono uno dei ragazzi
Dice, card and tabacco are my fav'rite toys Dadi, carte e tabacco sono i miei giocattoli preferiti
People ask me "Dearie, La gente mi chede "Tesoro
Ain't you Wallace Beery?" Non sei Wallace Beery[22]?"
I'm one of the boys, one of the boys Sono uno dei ragazzi, uno dei ragazzi


La protagonista della canzone nella prima strofa afferma che la sua decisione di indossare abiti maschili è dettata solo dalla moda ma nei due ritornelli che seguono scopriamo che ci prende gusto, soprattutto quando la gente la scambia per uomo.


Lo stesso anno Hart scrive un numero musicale intitolato Baby Stars, una satira dei bambini divi che stavano invadendo lo schermo, come Shirley Temple e Mickey Rooney. Anche in questo caso le ragazze erano vestite da uomo, parodiando la Dietrich. Purtroppo entrambi i numeri vennero eliminati dal film per cui erano scritti, rimanendo per anni nell'oblio[23].


Come già detto, nel musical By Jupiter troviamo diverse battute e riferimenti all'omosessualità. Alla fine del primo atto l'effeminato Sapiens è costretto a sposare Hippolita, la regine delle amazzoni, prossima a partire per combattere contro i greci. Nella canzone No, Mother, No Sapiens sembra ben poco entusiasta del matrimonio:


NO, MOTHER, NO NO, MAMMA, NO[24]
[...]
No, mother, no No, mamma, no
You embarrass me Mi imbarazzi
No, Mother, no No, mamma, no
I simply cannot go Non posso proprio andare
No, I will not go No, non andrò
No trousseau Non ho il corredo da sposa
Not a decent sandal Non un saldalo decente
It would be a scandal Sarebbe uno scandalo
[...]
No, Mother, no No, mamma, no
Look at my hair Guarda i miei capelli
Isn't it a mess? Non sono un disastro?
Look at this rag Guarda questo straccetto
This tunic is a bag Questa tunica è brutta
I look like a hag[25] Sembro una strega
Folks will gag La gente mi prenderà in giro
I want something stylish Voglio qualcosa alla moda
This whole thing is vile-ish Tutto questo è orribile

Sapiens è un personaggio comico e rappresenta il classico stereotipo dell'effeminato che pensa solo ai vestiti ed è anche sessualmente un po' confuso, come emerge nella canzone Life Was Monotonous, scritta per il musical ma poi eliminata prima del debutto:


I went with boys, I went with girls Andavo con i ragazzi, andavo con le ragazze
I thought it was the same thing Pensavo fosse la stessa cosa

Sempre nello stesso musical Hart cita anche Il pozzo della solitudine, il popolare romanzo su un amore lesbico pubblicato nel 1928. Nella canzone Ev'rything I Got la regina Hippolita, scontenta del totale disinteresse che Sapiens le sembra dimostrare, così lo apostrofa:


You may have some things that I can't use at all. Puoi avere qualcosa che io non posso utilizzare
When I look at you, your manly gifts are small. Quando ti guardo, i tuoi talenti maschili sono poca cosa
I've a wonderful way of saying adieu, Ho un magnifico modo di dirti addio
And ev'rything I've got belongs to you. E tutto ciò che posseggo appartiene a te
You won't know how good I am until you try Non saprai quanto sono brava finche non mi proverai
And you'll let my well of loneliness run dry. E lascerai asciugare il mio pozzo della solitudine
I've a marvelous way of telling you no, Ho un magnifico modo di dirti no
And ev'rything I've got belongs to you E tutto ciò che posseggo appartiene a te

Nel musical She's my Baby del 1928 Hart scrive la canzone Camera Shoot in cui prende in giro gli stereotipi del cinema e il rapporto fra realtà e finzione. La canzone, scritta per l'icona gay Bea Lillie e per l'attore gay Clifton Webb, recita così


Camera Shoot (estratto)


Ritornello
[...]
He-ma who suggest a lot Uomini virili che molto lasciano intendere
When they bare their chest a lot Quando rimangono spesso a torso nudo
Do fancy needlework at home A casa lavora a maglia
To learn the gentle art of indicating passion Per imparare la gentile arte di indicare l'amore
[...]
Sheiks may be effeminate Gli sceicchi posso essere effeminati[26]
What can you condemn in it Non potete biasimarli
We want to elevate the screen! Vogliamo elevare il cinema!

In Pal Joey Hart scrive per il protagonista un verso che ha molto di autobiografico. Nella canzone I'm Talking to my Pal [Sto parlando con il mio amico], che doveva chiudere il primo atto ma che venne poi eliminata perché ritenuta non indispensabile, l'anti-eroe Joey riflette sulla propria condizione:


I'm talking to my pal Sto parlando con il mio amico
Myself, my closet friend Me stesso, il mio più caro amico
And that's the only pal Ed è l'unico amico
On whom I can depend Su cui posso fare affidamento
[...]
I can't be sure of girls Non mi fido delle ragazze
I'm not at home with men Non sona a mio agio con gli uomini
I'm ending up with me again Finisco di nuovo con me stesso

Ed era così che probabilmente si sentiva Hart negli ultimi anni della propria vita: non era attratto dalle donne ed era poco a suo agio, se non terrorizzato, insieme agli uomini, specialmente se gay come lui.

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