Il mio nome è H.e.r.

Intervista a Erma Castriota

1 ottobre 2005, "Pride", settembre 2005

Approda nei negozi di dischi un Ep gradevolissimo, colto, che rivela influenze molto vaste, che vanno dalla classica alla musica etnica. Lo propone una cantante-violinista (e compositrice) dalla voce bella e raffinata. Che in una canzone scherza sul fatto che un nome può anche essere cambiato per "diventare un altro". Per esempio, da Ermanno ad Erma... in arte H.e.r.

Se non è la prima artista al mondo ad aver subito un cambio di sesso, H.e.r. è sicuramente una delle prime ad averlo fatto in Italia.
Quali precedenti celebri possiamo citare in effetti solo casi stranieri. Come, alla fine degli anni settanta, quello del famoso compositore Walter Carlos (autore fra l'altro della colonna sonora di Arancia meccanica), che scioccò non poco l'opinione pubblica americana diventando Wendy.
Oppure, pochi anni fa, quello dell'ex tastierista dei Jethro Tull, nonché direttore d'orchestra, David Palmer, ora Dee.

Erma Castriota ha iniziato la carriera musicale come Ermanno, ma il suo primo Ep, intitolato Se avessi te, è appena uscito con il nuovo nome d'arte di H.e.r.
Questo lavoro non è il primo a rendere disponibile la vocalità particolare e gli originali accompagnamenti di violino che caratterizzano quest'artista: già nel 2000 Castriota aveva partecipato alla compilation del world pride Roma 2000 con una versione personale, molto originale, di "Nessuno mi può giudicare".

Dei suoi brani sono apprezzabili soprattutto la raffinatezza e gli elementi sperimentali, nonché i giochi di parole che alludono al suo passato, come nella canzone Il mio nome, che si è classificata seconda al Premio città di Recanati nel 2001: "Il mio nome lo trasformo, / cambiano le mode e un altro sono / non mi riconoscono, ma mi ricordano / un'estate fa, senza nostalgia...".
Abbiamo intevistato H.e.r. mentre a Chiasso aspettava di salire sul palco per suonare assieme a Teresa De Sio.

Erma, ci spieghi come nasce il tuo nome d'arte?
Non è che la riduzione del mio nome anagrafico originario; ho aggiunto i punti perché non volevo che si pensasse necessariamente a "Lei" in inglese... (anche se la cosa mi intriga).
Comunque ognuno lo interpreta come vuole. Un giornalista ha sentenziato sull'acronimo come fosse "Ho Esclusivamente Ragione".

Durante questi anni hai avuto modo di entrare in contatto con artisti che hanno fatto della musica etnica la propria bandiera. Come avviene il connubio tra uno strumento come il violino e questa musica?
Dare al violino una accezione esclusivamente colta è un errore. Per secoli i compositori classici hanno attinto dalla musica popolare ed ora che è tutto un po' contaminato mi rendo conto del fatto che il violino è stato sempre un protagonista indiscusso: dalla pizzica salentina alla musica classica.
Il mio incontro con la musica etnica è stato un puro caso, non era previsto; ne sono rimasta affascinata e mi sono fatta trasportare, come uno sciamano.

Probabilmente il fatto di recitare in teatro ti ha spinta in modo naturale verso il canto, ma come mai hai deciso di cantare e soprattutto di dedicarti a composizioni tue?
Ho sempre scritto canzoni, anche quando non cantavo professionalmente; è successo solo che, dopo aver scritto per cantanti attori, ho deciso di scendere in campo anch'io, cantando e suonando contemporaneamente: questo mi ha dato una cifra stilistica piuttosto unica. Ecco il perché del mio disco.

Ci parli un po' dei brani che hai composto finora e di quelli che sono pubblicati su questo Ep?
I brani in questione sono tre, più un remix, che ora fa parte della
prossima compilation internazionale del Supper club [dal settembre 2001 H.e.r. è violinista singer resident al Supper club di Roma, diventando parte integrante dell'immagine artistica del locale stesso, ndr].
Se avessi te, che rappresenta il singolo, fa parte della colonna sonora del film Mater natura di Massimo Andrei, di prossima uscita, nel quale io stessa ho recitato con Vladimir Luxuria nonché con molti altri attori e attrici transgender e non: è stata un'esperienza unica: il film è vero e bizzarro!
Nel Cd appare anche Il mio nome, la canzone che nel 2001, grazie a Franco Battiato, presidente della giuria, si classificò al secondo
posto al Premio Recanati.

Dove si può trovare il tuo Ep?
Si può ordinare via internet sul sito www.cnimusic.it e su www.hi-music.net, oppure nelle librerie Babele di Milano (oltre che da Buscemi Dischi) e di Roma e, ancora a Roma, da Discoteca laziale, Diapason, Rinascita e Ricordi.
Comunque lo si può ordinare in qualsiasi importante negozio di qualsiasi città.
Il costo è di soli 6 euro, grazie ad una politica promozionale.

Quando hai iniziato a maturare l'intenzione di cambiare sesso e quanto è durato questo percorso?
Penso che ogni transessuale nasca con la consapevolezza del conflitto.
Io, personalmente, ho scelto la transizione solo quando la vita mi ha messa di fronte ad un bivio obbligato...
È successo circa tre anni fa. Il percorso è durato due anni e mezzo circa.

Hai trovato segni di chiusura da parte del pubblico o dell'ambiente musicale, a seguito della tua scelta?
Non apertamente...
Per i giovani l'ambiente musicale italiano è pieno di difficoltà, a prescindere dalle scelte di orientamento di genere clamorose (che non sempre "fanno tendenza").
Forse le difficoltà rientrano piuttosto nella costrizione, da parte di quel sistema, di catalogarti in maniera definita; il pubblico, invece, è sempre più immediato e privo di sovrastrutture: è fantastico se riceve qualcosa d'importante.

Come ti vedi realizzata, in futuro: sopra un palco o dietro i fornelli, alle prese con manicaretti preparati per il tuo compagno?
La mia essenza non si è mai manifestata tra le mura domestiche, né tantomeno dietro ai fornelli. Ho bisogno del palcoscenico perché è il mio vero unico habitat.
Non nascondo, però, che una colazione posso anche prepararla, in tarda mattinata, al mio uomo...

Ti sei mai trovata in imbarazzo di fronte ad una situazione, a causa della tua scelta?
Sì, quando mi sono resa conto del fatto che, malgrado i vari sottili tentativi di chiarimento, il padre del mio compagno, che abita in un piccolo paesino di montagna, non ha ancora compreso la verità: quando suo figlio si è recato al paese per il referendum votando i suoi sì, dopo avergli spiegato che non avrebbe potuto avere con me figli biologici, il padre allarmato mi ha subito chiamata e mi ha detto: "Ma come mai?"
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