Voce d'angelo

Intervista a David Daniels

10 giugno 2006, "Pride", maggio 2006

David Daniels[1] è oggi uno dei migliori controtenori al mondo. Il che vuol dire che canta con voce di falsetto quelle parti normalmente troppo alte per la voce maschile, scritte, in passato, per i celebri castrati, o appositamente per i falsettisti.
Oltre a questo è gay dichiarato, il che non guasta. Lo abbiamo intervistato.

Maestro lei ha cominciato la sua carriera come tenore, e poi è passato alla voce da controtenore alcuni anni fa. Come mai questa scelta?
In realtà è stato quattordici anni fa, mica ieri!
Ho cercato di cantare da tenore perché sai che quando la voce di un ragazzo che vuol fare il cantante cambia a tredici, quattordici anni, diventa o un baritono o un basso o un tenore. In quella situazione non pensi mai: "Oh, quando la mia voce cambia voglio fare il controtenore"...
Perciò sono andato all'università cercando di cantare da tenore, ma non mi sono mai sentito a mio agio. Ho avuto periodi terribili con i passaggi e oltre, e non riuscivo a progredire.
Se continui ad avere problemi a diciotto, diciannove, persino vent'anni puoi pensare di essere ancora giovane e che le cose cambieranno, ma se hai ventisei anni e hai ancora lo stesso problema, vuol dire che c'è qualcosa che non va.
Allora mi sono semplicemente reso conto del fatto che stavo cantando con la voce sbagliata. Mi sono sempre sentito più a mio agio cantando con la voce da castrato. E questa che ho preso è stata una decisione splendida.

E questa scelta le ha dato più o meno occasioni?
Be', mi ha dato l'opportunità di avere una carriera internazionale, cosa che non avrei mai avuto come tenore. Ma non è questo il punto: la cosa principale è che canto con la voce che sento più naturale per me. E posso seguire le dinamiche che voglio fare, la cosa mi rende più libero tecnicamente.
Questo per me è meraviglioso: certo, la carriera è bellissima e mi considero molto fortunato, ma la carriera non ci sarebbe mai stata se non avessi trovato il carattere di voce che è il mio suono naturale.

Quindi la sua scelta non è stata influenzata dalla cultura dei controtenori?
No. Certo, i controtenori esistevano molto prima di me, c'è una storia lunghissima di controtenori. Ma quando ho cominciato a cantare non c'era nessuno che avesse una grande carriera come controtenore, prima di me. Non ero in una situazione in cui potessi ispirarmi a ciò che stesse facendo un'altra persona.

In genere nel passato i controtenori portavano avanti la loro carriera grazie al favore di uomini che amavano uomini. Qual è il suo punto di vista sulla loro storia, e che influenza ha avuto sulla sua scelta?
Non lo sapevo e non mi sono particolarmente interessato a questa aspetto. Io posso parlare per me stesso: la maggioranza dei miei fan sono donne intorno ai sessant'anni.
Ho un certo seguito tra i gay, ma loro non mi seguirebbero in giro per il mondo, non volerebbero a San Francisco ad ascoltare Rodelinda, o a New York o a Barcellona. Le donne invece lo fanno.
Non ci sono gay che volano in tutto il mondo per me.

Be', in Italia conosco molti uomini omosessuali che la ascoltano e la seguono.
Interessante.
Vorrei cantare di più in Italia. È un paese strano. Mi sembra che per la maggioranza degli italiani la voce da controtenore risulti molto bizzarra. Eppure so che in Italia avete molti controtenori, non li conosco personalmente ma ho sentito parlare di loro.
Certo uno dei miei sogni sarebbe cantare Rodelinda o Giulio Cesare alla Scala. Sarebbe incredibile. Ho cantato con il quartetto "Giuseppe Verdi" a Milano e il pubblico è stato molto caloroso, ma penso che il mio sia un suono molto bizzarro per loro. Cosa che è molto strana, perché tutti i più grandi castrati erano italiani. E poi nel vostro paese c'è tanta anima, tanto cuore e tanta passione; penseresti che gli italiani possano riuscire ad amare questa musica.

Ha mai interpretato ruoli en travesti?
No. Forse più in là nella vita. Per esempio, Arnalda nella Incoronazione di Poppea è un ruolo da travestito che può essere interpretato da un tenore o da un contralto in drag. C'è una musica bellissima: la ninna nanna che Arnalda canta nella Poppea è straordinaria.
Forse più avanti nella mia vita proverò a fare questi ruoli, ma ora sono molto contento di interpretare uomini. Mi piace essere un uomo!

Visto che non viene spesso in Italia, l'unico modo che abbiamo per ammirarla è in Dvd. Io ad esempio, l'ho vista in quello di Bajazet.
Oh, no! Trovi qualcosa di migliore!...

Perché? Io l'ho trovata molto espressivo e, se posso dirlo, anche particolarmente bello. Ha mai pensato di fare del cinema?
Mi piacerebbe molto fare cinema, mi piace recitare. Ma per farlo devi avere come priorità quella di diventare una specie di arrivista televisivo, e invece la mia aspirazione principale è cantare, e magari cantare una bellissima musica.

E quando è solo a casa che tipo di musica ascolta?
Non sono un grande ascoltatore di musica. Quello che mi aiuta a evadere e rilassarmi è lo sport. Gioco a basket e mi piace guardare il basket, il football americano, il baseball. È così che evado dal mondo della musica.
In quest'ultimo campo sono comunque un grandissimo fan di Rufus Wainwright: anche lui è un artista gay. È davvero magnifico, è venuto a vedermi a New York quando facevo Rodelinda. E io sono stato a vedere due suoi concerti. Sono davvero un suo grande ammiratore. Il suo modo di scrivere la musica e i suoi testi sono incredibili. Ed è anche carino.

È fidanzato?
Sì, sto con il mio compagno John da diciannove anni. E abbiamo due cani.
Diciannove anni! Sono davvero troppo giovane per un periodo così lungo...

A San Francisco avrà avuto contatti con la comunità gay.
Certo, ho un seguito molto buono qui, ho molti fan. Credo che la maggior parte della comunità gay non abbia la più pallida idea di ciò che faccio, ma alcuni mi riconoscono e mi salutano.
Mi piace parlare con la gente. Quando mi capita di uscire e andare in un club, cosa che è molto rara, c'è sempre qualcuno che mi riconosce e mi saluta. Può essere una situazione imbarazzante.

Ma anche carina...
Certo: le persone sono molto carine...
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