Cuoio a fumetti

Intervista a Roy Klang

27 luglio 2006, "Pride", giugno 2006

Il milanese Roy Klang, pioniere del fumetto gay da una decina d'anni, sbarca all'estero.

Caso più unico che raro per l'Italia, è riuscito a pubblicare all'estero i suoi fumetti, che sono da poco usciti in Germania per i tipi di Bruno Gmünder.

Lo abbiamo intervistato.


Ciao Roy. Partiamo subito dai tuoi fumetti. Tu hai sempre lavorato per conto tuo. C'è molta differenza tra il realizzare fumetti gay e nel lavorare invece a storie su commissione?

Decisamente sì!

Attualmente realizzo esclusivamente storie gay, perciò mi sento assolutamente libero di esprimere il mio mondo, le mie idee, e di raccontarli a modo mio, senza limiti e censure.

Al contrario, disegnare storie su commissione è un po' come annullare la propria personalità solo per compiacere qualche editore...


Come hai cominciato a far conoscere le tue storie a tema gay?

Anni fa frequentavo un noto pub gay di Milano, il Company, dove spesso si allestivano mostre di vari artisti, sia italiani che stranieri.

Mi sono subito detto: qui mancano i fumetti!

Timidamente mi proposi con il numero zero di Dick Master, in seguito apparso a puntate sulla defunta "Guidemagazine".

Allora non immaginavo che la faccenda potesse avere un seguito. Invece, dopo numerose esposizioni nel medesimo locale, la Echo Communication di Milano mi offrì la pubblicazione del primo numero di Dick Master, uscito all'inizio del 2003, che però andò male a causa della scarsa distribuzione. Vendemmo solo duecento copie...


Quali sono le tue fonti d'ispirazione, i tuoi riferimenti e le tue passioni culturali? E quanta parte di vita (sessuale...) vissuta, invece, metti nelle tue storie?

Mi ispiro molto ai film anni settanta e ottanta, come Cruising con Al Pacino. Poi adoro l'animazione giapponese, la trovo molto stimolante per le mie storie: in fondo le realizzo proprio come se fossero dei cartoni animati.

Ammiro molto Tom of Finland, ma alla fine disegno a modo mio, non mi piace essere un clone di qualcun altro.

Altra fonte d'ispirazione è la vita gay reale, però mi limito solo ad osservarla e poi a reinventarla. Purtroppo non assomiglio affatto ai personaggi del mio fumetto... La quasi totalità delle pratiche sessuali presenti nelle mie storie non le ho mai sperimentate, anche perché sono frutto della mia fantasia. Quindi, attenzione! Non provate a ripeterle davvero a meno che non conosciate un buon master (e anche perché non è per nulla safe sex... ndr)!


Pensi che l'erotismo e la pornografia a fumetti abbiano un futuro più tra i consumatori di pornografia tout court o tra gli amanti del fumetto?

Negli ultimi anni sono cambiate molte cose nell'editoria hard.

Una volta i cosiddetti "fumetti zozzi" venivano consumati e infine gettati in gran segreto per paura di venire scoperti dalla moglie o dal moralista di turno. Oggi invece molta gente fa a gara per trovare questo o quel fumetto che mancava alla sua collezione.

Credo che la mentalità sia cambiata: il fumetto bollato in pasasto come "porno", sia etero che gay, se disegnato bene avrà sicuramente un futuro, almeno tra i collezionisti.


I tuoi fumetti dimostrano quanto l'ironia possa rendere molto interessante l'approccio all'erotismo. Pensi che sia sempre possibile?

L'ironia nel fumetto hard è una componente indispensabile, altrimenti per il lettore ogni situazione sessuale risulterebbe noiosa, monotona.


Quali risposte hai avuto dal mondo gay, e in particolare dall'ambiente leather ed ursino, in seguito alla pubblicazione delle tue storie a fumetti?

Probabilmente i leather italiani aspettavano da tempo un fumetto che parlasse un po' di loro.

Forse, con Dick Master, ho finalmente messo a tacere voci maligne che li davano per sorpassati. Invece, se andiamo nelle discoteche ci accorgiamo che non è affatto così!

Idem per gli orsi, i quali sono rimasti molto contenti del fumetto e del personaggio di Jim Magnum, amico di Dick Master. Con entrambi i gruppi e relative associazioni sono rimasto in buoni rapporti.


Progetti futuri?

Grazie all'intervento di Marco Albertini, il mio curatore, a fine marzo è uscito nelle librerie gay di molti paesi europei e negli Usa il primo volume in inglese di Dick Master, pubblicato da Bruno Gmünder.

È la prima volta che un mio fumetto varca le frontiere italiane.

Spero che in un futuro non troppo lontano ci sia posto per nuove storie...

Per adesso sono contento così.

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