Così parlano le stelle

Intervista esclusiva a Margherita Hack.

13 febbraio 2008, "Pride", ottobre 2007

Credo che sia davvero un privilegio poter parlare con una personalità del calibro della professoressa Hack, fiorentina col pedigree, classe 1922, che ha passato oltre sessant'anni della sua vita a osservare il cielo. È professore emerito di Astronomia all'Università di Trieste, dove ha diretto anche l'osservatorio astronomico, ha lavorato presso osservatori americani ed europei e con l'Agenzia spaziale europea. Autrice di numerosi saggi, testi universitari e libri per il grande pubblico, ha di recente pubblicato il libro Così parlano le stelle - Il cosmo spiegato ai ragazzi (Sperling & Kupfer). Con una simpatia ed una vitalità incredibili, unite ad un alto senso della giustizia e a una buona dose di ironia, ci espone il suo punto di vista da scienziata laica e atea, quale è.



Ho letto molti dei suoi libri. In uno degli ultimi lei, sottolineando l'arretratezza del nostro paese su molti fronti, ha evidenziato anche il fatto che le coppie omosessuali non sono ancora riconosciute. Adesso ci stanno provando con il Cus, staremo a vedere se questo funziona. Io credo che tutti al mondo debbano avere gli stessi diritti, che siano eterosessuali o omo, non si può discriminare in base alle tendenze sessuali.


Lei da scienziata crede che l'omosessualità sia scientificamente spiegabile?
Penso di sì, è una variante della natura umana, forse è nel Dna. Una volta, ad esempio, erano discriminati anche i mancini, e li costringevano a scrivere con la destra. Questo non accadeva in America dove, infatti, ce ne sono molti di più.
L'omosessuale ha una variante rispetto alla maggioranza, così come un mancino, oppure come uno con gli occhi celesti rispetto a uno che li ha neri. Del resto anche tra gli animali l'omosessualità e la bisessualità sono molto diffuse.


Come donna le mai capitato di essere discriminata nell'ambiente scientifico?
Direi di no. Spesso le donne sono discriminate perché ricevono un'educazione che fin da bambine instilla pregiudizi, come il fatto di essere adatte a far certe cose piuttosto che altre, ad avere certi interessi piuttosto che altri. Quindi si modificano artificialmente quelle che sono le tendenze naturali di una bambina o di un bambino.
Io, per fortuna mia, ho avuto una famiglia estremamente liberale che mi ha sempre lasciato libera di seguire le mie inclinazioni, di scegliere i giochi che preferivo, di fare i lavori che mi piacevano di più, responsabilizzandomi. Non ho avuto, quindi, molti di questi imprinting che possono soffocare o rendere più difficile affermarsi nel campo che ci è più congeniale.
Posso dire, però, che se avessi avuto lo stesso numero di titoli dei miei colleghi maschi forse non avrei vinto la cattedra... ma io avevo più titoli e riconoscimenti dai maggiori astrofisici in campo internazionale.
In generale la donna dev'essere più brava. Non mi ricordo chi ha detto che la completa uguaglianza sarà raggiunta quando una donna mediocre diventerà primo ministro.


Molte donne mediocri non sono diventate ancora primo ministro, ma hanno fatto parte dei governi che abbiamo avuto!
Be', nella legislatura passata erano tutti peggio che mediocri!


Ci sono delle scuole di pensiero, religiose e psicologiche che ritengono l'omosessualità una malattia e pertanto cercano di curarla, cosa ne pensa lei?
È assurdo, sono pregiudizi di ordine religioso. Non si cura l'omosessualità: è molto peggio di quando costringevano i bambini mancini a usare la destra, facendo le debite proporzioni è la stessa cosa, ma molto più grave.


Cosa pensa del dibattito sui Dico o Cus?
Tutte le volte che si toccano argomenti che possono dar noia alla Chiesa, ci sono enormi difficoltà. Poi c'è la Margherita, con la Binetti e il suo cilicio, che mette i bastoni fra le ruote.
È una cosa vergognosa, si parla di cristianesimo, che dovrebbe voler dire rispetto di tutti, anche dei diversi. Loro sono quanto di più anticristiano ci sia, con questo negare dei diritti a chi non li ha ed è un cittadino come tutti gli altri.
Io spero che questo disegno di legge vada avanti, soprattutto per i riconoscimenti giusti come la reversibilità della pensione, l'eredità, l'assistenza in ospedale, che chi è regolarmente sposato ha.
Si parla tanto del family day, in pochi giorni c'è stata una mamma che ha ucciso il bambino di due anni, un babbo che ne ha ammazzati altri tre, il marito che ha ammazzato moglie e figli. Accidenti, se questo è il family day o la sacralità della famiglia, meglio se ne stiamo alla larga!


Come mai secondo lei la Chiesa si oppone così tanto? Un tempo bruciavano gli scienziati che dicevano la verità, adesso...
La Chiesa è sempre stata un'istituzione reazionaria, ora si sta addirittura tornando indietro. C'era stata quella grande apertura di papa Giovanni, che era una persona veramente cristiana, ora con Ratzinger si sta andando addirittura indietro, in confronto a lui Woytila era un extraparlamentare di sinistra. Con questo Ratzinger, dio bono!, si torna davvero al medioevo, ancora non ci manda al rogo, ma poco ci manca.


Ha seguito la questione della mostra di arte omosessuale che doveva svolgersi a Milano, dove la statua raffigurante papa Ratzinger ha provocato il blocco dell'intera esposizione?
Sì, ho letto, è una cosa assurda. Ma siamo uno stato laico o succube del Vaticano? Inoltre la censura all'arte è una cosa gravissima. È una vergogna, questa ingerenza sempre crescente della Chiesa. Così come per i malati terminali, la stessa costituzione riconosce che non si può imporre a un malato cure che non vuole, invece qui si mette nuovamente sotto processo il medico di Welby. Oppure la legge sulla procreazione assistita, che è vergognosa, prima di tutto perché è classista (chi è ricco può, infatti, andare all'estero, chi è povero è costretto a rimanere qui).
Cose assurde, come impedire di vedere se un embrione è sano, quando c'è il caso di due portatori sani di malattie, che non hanno il diritto di poter sperare di far nascere un figlio sano.
Questo non vuol mica dire essere nazisti o difendere la razza, ma non mettere al mondo un disgraziato. È una legge davvero crudele e classista, oltre a essere antiscientifica perché impedisce la ricerca sulle cellule staminali o embrionali, che sembra possa dare risultati straordinari. Proibendo la ricerca si torna davvero ai tempi di Galileo, che se non abiurava finiva arrosto come Giordano Bruno.


Lei ha più volte sostenuto la possibilità dell'esistenza di altre forme di vita nell'universo.
Non che si possa provare, ma è molto probabile. Già prima di scoprire i pianeti extra-solari si sapeva che il sole è una stella comunissima, quindi era già possibile ipotizzare che esistessero altri sistemi planetari. Ora questi pianeti extrasolari si stanno scoprendo: ne conosciamo già più di duecento che orbitano intorno ad altre stelle. Questi abbiamo visto che non sono adatti a ospitare la vita, o per la loro dimensione o perché sono troppo vicini alla loro stella.
Ma non è che non ci sono pianeti come la Terra, sono i nostri mezzi attuali che sono ancora troppo poco sensibili per poterli scoprire. Si stanno già progettando strumenti per poterli rilevare, nell'universo ci sono miliardi e miliardi di pianeti ed è molto probabile che ce ne siano adatti allo sviluppo della vita.
Quello che è successo sulla Terra, se ci sono le condizioni adatte, sarà successo anche in molti altri luoghi: è assurdo pensare il contrario, sarebbe come tornare ai tempi di Tolomeo, quando si pensava che la Terra fosse il centro dell'universo.


Una scoperta del genere metterebbe in ginocchio la Chiesa.
Be' no, la Chiesa rimedia sempre, direbbe che dio, come ne ha creato uno, ne ha creati anche altri!


Ho letto che lei non è cresciuta in una famiglia cattolica.
Il mio babbo era protestante, la mia mamma cattolica, ma erano tutti e due insoddisfatti delle loro religioni e vennero a conoscenza della teosofia, una filosofia indiana che crede nella reincarnazione. Così diventarono teosofi, e questa religione ha di buono il principio che non ci devono essere differenze né di razza, né di sesso, né di religione. La teosofia riconosce e rispetta ogni forma di vita, da qui il vegetarianismo. Quando io sono nata loro erano già vegetariani, quindi non ho mai mangiato carne.
Sono cresciuta a uova e formaggio, eppure sono stata più forte della media, sono stata un'atleta e anche oggi, che ho 85 anni, sto abbastanza bene di salute. Sono la dimostrazione che si può vivere benissimo senza mangiar carne, anzi, forse si sta meglio.
Senza considerare tutti i problemi etici per cui non la mangerei mai, trovo che questi allevamenti intensivi di oggi siamo qualcosa di spaventoso, sono dei lager per queste povere bestie.


Lei è completamente atea o crede in qualche cosa?
Sono proprio atea, non credo assolutamente né in dio, né nell'anima. Credo che l'anima sia il nostro cervello.
Riconosco che anche l'ateismo è una fede, perché non si può dimostrare né che dio esista né che non esista. Ma l'idea di dio non mi persuade assolutamente. Penso che sia un'invenzione degli uomini per spiegare tutto quello che la scienza non è in grado di spiegare, e anche per soddisfare questo desiderio dell'aldilà, che ci sia qualcosa dopo la morte.
Credo siano invenzioni, sebbene come ripeto anche essere atei è un atteggiamento non razionale, come essere religiosi.


Se la invitassero andrebbe ad un gay pride?
Certo che andrei! Sono stata anche a una riunione di un circolo gay qui a Trieste, quando mi hanno invitata.

Un suo messaggio ai giovani italiani? I gay meritano lo stesso rispetto degli altri, essere omosessuali o meno è una questione personale e non deve portare a nessun tipo di discriminazione.
Purtroppo fin dall'antichità c'è sempre stato negli esseri umani la tentazione di accanirsi contro chi è diverso, contro chi è minoranza, e questa è una cosa da combattere con tutte le nostre forze.
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