recensione diStefano Bolognini
Gay gay
Il primo saggio contenuto in questo libro è la prima traduzione italiana dell’importante saggio di storia sul primo movimento di liberazione omosessuale, The early homosexual right movement (1864–1935) di John Lauritsen e David Thorstad, in origine pubblicato nel 1974, che ha conosciuto una seconda traduzione pubblicata dalla Savelli nel 1979 (vedi lì la recensione).
Il secondo contributo è la traduzione di Homosexuellenuterdrückung in der bürgerlinchen Gesellschaft , scritto da Thorsten Graft e Mimi Stegliz, pubblicato nel 1974. Discute della repressione degli omosessuali nella società borghese.
Il saggio esamina la repressione e discriminazione dell'omosessualità da parte delle sinistre marxiste e della borghesia capitalistica, per arrivare a teorizzare che il primo movimento gay di emancipazione in Germania (quello precedente al nazismo) sia da considerarsi piccoloborghese.
Infine propone una nuova strategia di lotta gay, che passa per il socialismo, e che deve quindi necessariamente pretendere il sovvertimento dei valori capitalistici.
L’ultimo contributo raccoglie quattro articoli:
- Il primo racconta le esperienze di un omosessuale anarchico, Daniel Guérin, ed è intitolato Homosexuel et révoluctionnaire.
- Il secondo è il celebre saggio femministra di Luce Irigaray, Des marchandises entre elles, ma discute di lesbismo solo marginalmente.
- Il terzo, Haro sur Eros del professor Pucciani, e il quarto, Une sexualisation en rupture di Guattari, teorizzano che quello omosessuale sia un sottogruppo umano.
Questo testo fa parte d'una collana di libri di controcultura pubblicati negli anni Settanta, quando si era lontani dalla naturalizazzione dell’omosessualità, e l’elaborazione culturale e politica era forte.