Adolf Brand (1874-1945) è stato un giornalista e insegnante tedesco che nel 1896 pubblicò il primo periodico omosessuale della storia, Der Eigene ("Lo speciale" / "L'Unico"), che durò fino al 1931.
Il nome deriva dagli scritti del filosofo individualista anarchico Max Stirner, che aveva avuto un grosso influsso sul giovane Brand, e fa riferimento al concetto stirneriano di "possesso di se stesso" dell'individuo.
Der Eigene si focalizzava su materiale culturale e accademico, e si stima che possa avere avuto una media di circa 1500 abbonati per numero per tutta la sua esistenza, per quanto i numeri esatti non siano noti.
I collaboratori comprendevano Erich Mühsam, Kurt Hiller, John Henry Mackay (con lo pseudonimo di "Sagitta") e gli artisti Wilhelm von Gloeden, Fidus e Sascha Schneider, oltre a molti contributi di Brand stesso.
Brand fu un militante radicale e i suoi scritti sono spesso reclamati da romantici anarchici (che però evitano di citarne le teorie razziali, elitarie e nazionalistiche).
Il Gemeinschaft der Eigenen
Nel 1899 - 1900 Brand pubblicò l'antologia di letteratura omoerotica curata da John Henry Mackay.
Mackay viveva a Berlino da un decennio ed era diventato amico di Friedlaender, anche se Mackay non condivideva l'avida preferenza del Gemeinschaft der Eigenen per l'omosocialità [1].
Da parte sua Friedlaender, di idee di destra, non condivideva le inclinazioni anarchiche di Brand e Mackay, preferendo invece la riflessione sui "diritti naturali" e la riforma agraria, temi in quel momento attuali in Germania.
Un precursore dell'outing
"Quando qualcuno... aspira a impostare nel modo più dannoso gli intimi contatti amorosi degli altri... in quel momento la sua stessa vita amorosa cessa di essere un fatto privato."
Gli ultimi anni
Per tutta la durata della prima guerra mondiale Brand e il Gemeinschaft der Eigenen limitarono le loro attività. Brand stesso fu arruolato per due anni nell'esercito tedesco, e qui sposò un'infermiera, Elise Behrendt.
Dopo la guerra l'applicazione del Paragrafo 175 declinò lentamente.
Il Gemeinschaft der Eigenen, assieme ad altri gruppi, formò un "comitato d'azione" unificato, assieme al gruppo di Magnus Hirschfeld, per formulare una nuova legge.
Nel 1925 al comitato si unirono altri gruppi e venne formato il più ampio Cartello per la riforma della legge contro i reati sessuali.
Nonostante la stesura della bozza di una nuova legge, essa non fu però votata e dopo il 1929, a causa del crescere delle agitazioni naziste, non ci furono più ulteriori possibilità di riforma del Paragrafo 175.
Adolf Brand cessò l'attivismo agli inizi degli anni 1930, a causa delle continue violenze da parte dei nazisti, che riuscirono a mettere a tacere "Der Eigene", distrussero il suo lavoro di una vita e lo lasciarono finanziariamente rovinato. Dopo il saccheggio e l'incendio dell'Institut für Sexualwissenschaft inviò una circolare ai suoi seguaci, annunciando la fine del movimento.
Brand e la moglie morirono nel corso di un bombardamento Alleato durante la seconda guerra mondiale, il 2 febbraio 1945.
Bibliografia
- John Lauritsen, David Thorstad, Per una storia del movimento dei diritti omosessuali (1864-1935), Savelli, Roma 1979.
- Günter Grau (cur.), Hidden Holocaust? Gay and lesbian persecution in Germany 1933-45, (1995).
- Mark Blasins & Shane Phelan. (Eds.) We Are Everywhere: a historical source book of gay and lesbian politics (Si veda il capitolo: The emergence of a gay and lesbian political vulture in Germany).
- Harry Oosterhuis (cur.) Homosexuality and male bonding in pre-Nazi Germany: the youth movement, the gay movement, and male bonding before Hitler's rise: original transcripts from Der Eigene, the first gay journal in the world, (1991).
Link
- Mostra su Brand in Germania, 2000. Offre una foto di Brand e altre immagini.
- Hubert Kennedy, Adolf Brand (in inglese).