recensione diMauro Giori
I turbamenti del giovane Torless
Schlöndorff ha fatto complessivamente un buon lavoro nel trasporre per lo schermo il romanzo di Musil, di cui ha cercato di preservare gli umori più profondi, pur ritoccandoli a proprio piacimento.
Pubblicato nel 1906, il romanzo di Musil rispecchia nello smarrimento intellettuale, morale e sessuale di Torless la deriva di un mondo che rovina verso la catastrofe e che ha perso ogni punto di riferimento razionale sia collettivo che individuale (non si contano i cenni all'inconscio, concetto ancora fresco di parto).
I riferimenti psicanalitici sono sacrificati dal regista, cui importa più tradurre l'angst epocale di Torless in una presa di distanza progressiva dagli atteggiamenti dei compagni. Lo stile spoglio scelto da Schlöndorff (su modello del nuovo cinema francese: il film è coprodotto da Louis Malle) si presta a rendere l'algido sadismo di Beineberg e Reiting, spinto a prefigurare con tutta evidenza i motivi razzisti e ideologici che sfoceranno nel nazismo.
Anche i turbamenti sessuali di Torless sono ridimensionati: pur preservando i cenni allo scandalo omosessuale che sconvolse il collegio quattro anni prima dell'epoca dei fatti narrati, e pur dichiarando in modo esplicito che Basini subisce abusi sessuali, Schlöndorff ha però preferito tagliare l'attrazione crescente esercitata da Basini sul confuso Torless, nonché la dichiarazione d'amore del primo al secondo. Ma il ridimensionamento del ruolo giocato nella vicenda dall'omosessualità, più che essere dettato da opportunità di censura, consegue a un generale disinteresse per la sessualità del personaggio (anche la prostituta Bozena ha un ruolo meno significativo e ambiguo), e forse alla volontà di raffreddamento razionale e di distacco che segna stilisticamente l'intero film, cui non avrebbe giovato lo sconvolgimento puberale che progressivamente si impadronisce del Torless musiliano. Ciò nonostante, il film, che oggi appare innocuo, all'epoca suscitò abbastanza sconcerto da guadagnarsi in Italia un divieto ai minori di 18 anni.